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sabato 23 novembre 2013

Se almeno qualcuno chiedesse scusa ai cittadini.


Il luogo : Stezzano, comune di 13.000 abitanti in provincia di Bergamo.
Un bilancio di pochi milioni di euro. 


I fatti:  >>>>>    E ancora : >>>>>     E ancora : >>>>

Caro Direttore,
è notizia di questi giorni: in Cina 16.699 funzionari pubblici saranno puniti per non aver obbedito alle norme anti sprechi.
Norme che vietano non solo di sprecare denaro pubblico, ma di accettare regali, servirsi di auto per uso personale, fare viaggi a spese della collettività e quant’altro.
L’ennesima dimostrazione che tutto il mondo è Paese. La differenza semmai è nelle conseguenze: amare per i cinesi, poiché per questi reati è previsto l’ergastolo.
Da noi nemmeno ci si meraviglia più.
E’ chiaro il riferimento alla triste vicenda del Comune di Stezzano dove qualcuno ha pensato bene di rastrellare soldi pubblici per anni.
Tralascio il lato patetico della giustificazione del “tengo famiglia e avevo bisogno”, e chiedo: è mai possibile che nella nostra terra non passa giorno senza che le cronache portino alla ribalta esempi di mala gestione della cosa pubblica?
Possibile che alcuni sindaci e amministratori bergamaschi (che ripetono da anni la solita tiritera dell’esistenza di sprechi e ruberie solo da Roma in giù) non si accorgano di averli in casa i ladri?
Possibile che nessuno si sia accorto degli ammanchi in questione? Che il revisore, (che per legge ha l’obbligo di verificare la legittimità delle spese), non si sia mai accorto di nulla?
Eppure ha accesso a tutti gli uffici comunali per fare le verifiche necessarie oltre al diritto di avere copia di tutti i documenti.
E al sindaco: per ragioni di sola opportunità non era meglio evitare di scegliere qualcuno all’interno del proprio partito come controllore dei propri conti?
E allora un invito ai sindaci bergamaschi: prima di scendere in piazza contro il patto di stabilità (mi chiedo dove sarebbe il Paese senza) non sarebbe il caso di dare un’occhiata al proprio comune?
Chissà, magari qualche “spreco” lo trovate pure lì.
Anche stavolta non ci aspettiamo assunzioni di responsabilità e relative conseguenze (sconosciute in questo Paese). Magari un amministratore che chieda scusa ai propri cittadini, quello sì.
O anche qui, forse è chiedere troppo.

Un caro saluto

Johannes Bückler

23 Novembre 2013 Corriere della Sera - Bergamo -

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