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martedì 1 maggio 2012

Un tranquillo weekend. Ma evitando l'evasione.

La lotta all’evasione non si arresta nemmeno per il ponte del primo maggio.
 Nel mirino questa volta gli agriturismi.
 Chi ancora si pone la domanda se in questo Paese sia giusto o no fare controlli fiscali, (in questo unici al mondo), tenga presente che negli ultimi anni è cresciuto in maniera esponenziale il fenomeno dei finti agriturismi e dell’abusivismo che sta danneggiando fortemente questo settore.
 Una spietata concorrenza sleale come comunicato dalla stessa Coldiretti.
 Quindi un invito a tutti di passare queste giornate in queste aziende dopo aver verificato autorizzazioni e permessi.
Forse con qualche disturbo, ma indispensabile per evitare a qualcuno “un tranquillo weekend d'evasione”

Johannes Bückler

Corriere della Sera 1 maggio 2012

giovedì 12 aprile 2012

Banche


Buon pomeriggio,
ho letto le precisazioni della BCE sul prestito fatto avere alle banche italiane.
Ogni stato europeo riguardo la crisi ha storie e origini diverse, anche se di fatto le conseguenze economiche sono simili.
L'Italia parte dal cambio lira-euro e in seguito dal 2.008 in poi, le minor entrate nelle imprese a fronte spese in costante crescita hanno determinato una devastante erosione della liquidita', in molti casi aggravata dalla assoluta mancanza di giustizia civile a tutelare l'imprenditoria privata da truffe e fallimenti e finti concordati.
In Italia la depenalizzazione di taluni reati finanziari, la possibilita' per soggetti malavitosi di riciclarsi in piu' partite iva per reiterare il dolo, la mancanza di uno stato di diritto che da una parte garantisse soddisfazione e dall'altra certezza di pena, tutto questo esposto e la speranza che a breve la situazione economica ripartisse, hanno determinato nelle imprese un ritardo nel prendere contromisure valide a contrastare questa crisi.
In questo scenario sono venuti a mancare per l'Italia 2 soggetti fondamentali, cioè da una parte lo Stato che costringesse la banche a rifinanziare il sistema economico ristrutturando i debiti delle aziende derivanti da mutui a lungo termine contratti negli anni dello sviluppo e dall'altro le banche che, libere di sperperare denaro reale nel mercato virtuale della borsa, improvvisamente sono sparite e da finanziatrici delle aziende sono diventate aguzzine delle aziende.
Qualsiasi altra analisi è aria fritta.
Dal dopoguerra in poi il ruolo delle banche era di essere al fianco delle ditte e dell'imprenditoria sostenendo crisi, investimenti, progetti.
Oggi gli istituti di credito sono per tutte le attivita' spariti, evidente che essendo privati preferiscono fare utili certi nel mondo azionario, perché dicono "troppo rischio investire aiuti nel privato", anche perché con astuzia dimenticano che a mettere in ginocchio le ditte sono state loro bloccando il mercato finanziario.
In questa ottica, visto che I.V.A. significa imposta valore aggiunto,con un mercato fermo a 360 gradi ne vedremo delle belle, caro signor Bukler, nel trovare risorse nel sociale per pagare scuole, sanità, strade, previdenza etc.
Se a questo aggiungiamo l'alto costo della politica e la mancanza di razionalità dell'attuale governo, capace solo di aumentare le tasse senza tagliare costi, con la gente in difficoltà per posti di lavoro e con la logica contrazione dei consumi, credo che rischiamo tutti di fare la fine del CONCORDIA !!
Arenati e con un nugolo di professori che si inventano teorie per risollevarsi!! Raddoppiare i fidi alle aziende e ristrutturare i debiti, blocco per 5 anni dei mutui a famiglie e imprese con il solo pagamento quote capitale, questa è l'unica strada di uscita per risollevare questa Italia in ginocchio.

Distinti saluti

Buckler padano

lunedì 30 gennaio 2012

Considerazioni.

Buongiorno a tutti,
volevo fare solo una considerazione partendo dalla ultima mail pubblicata nel blog del signor Impronta.
Difficile pagare dipendenti, contributi e fornitori e mutui con titoli di stato, come altrettanto difficile scontarli !
Del resto si pensi come sono in ginocchio le aziende che lavorano nei pubblici appalti a causa della tracciabilità dei flussi e conseguente richiesta di bonifici a saldo perché al momento nessuna banca sconta bonifici o li anticipa.
Pero' grazie al contributo del signor Impronta possiamo parlare di pagamenti e di banche.
Questa crisi è stata causata dalle banche e dal fallimento di un tipo di economia virtuale in cui loro hanno bruciato miliardi di euro, le banche hanno il dovere di risolverla .
A tutti noi "cittadini che non capiscono" difficile comprendere perché hanno restituito i soldi avuti dalla BCE a sostegno dell'economia in crisi e per far ripartire i consumi ristrutturando i debiti di famiglie e imprese.
Sono gli istituti di credito i principali imputati, loro le cause, da loro deve obbligatoriamente e in tempi velocissimi ripartire la rinascita dell'Italia .
Questa crisi ha devastato la liquidità a tutti indistintamente, urgente ristrutturare i debiti attuali con finanziamenti a lungo e bloccare a chi ha necessità i mutui in corso pagando solo le quote interessi .
Di questo parla il nostro blog, gestione corretta dell'Iva sui consumi che generi gettito e risorse per il sociale.
Auguro a tutta l'Italia che il prof. Monti possa leggerci e fare qualcosa in questa direzione e che cominci a controllare anche i pagamenti su transazioni economiche tra le imprese private, dove una giustizia inesistente,non tutela gli imprenditori.
Molte volte in passato e anche oggi evasione fiscale e appalti pubblici, stato e tempi di pagamento sono facce di una stessa medaglia, in cui un meccanismo perverso porta le imprese al lastrico per ritardati pagamenti cosi' che ci vuole l'amico politico a sbloccare fondi e quest'ultimo non lavora per nulla per prima cosa e soprattutto non viene compensato in bianco!.
Ci auguriamo tutti che la Guardia di Finanza metta d'obbligo il naso sull'aggiudicazione degli appalti pubblici, cosi' da controllare come vengono spesi i soldi nei comuni, nelle scuole, nelle spesa per la sanità, nella previdenza perché troppe volte leggiamo le stesse ditte che se li aggiudicano, anche se non ne avrebbero i requisiti.
Giusto controllare bar e ristoranti, ma anche la gestione della spesa pubblica dove le cifre sono a volte di milioni di euro.
Applaudo le iniziative di educazione civica che si intensificano nelle scuole, dove si torna a insegnare che pagare tasse significa pagare quello che usufruiamo tutti i giorni nella nostra vita di cittadini.
Non deve essere la Guardia di Finanza solo che controlla, anche il cittadino deve controllare e pretendere che lo scontrino ci sia e sia corretto.
Deve partire da li' l'educazione del cittadino del futuro, cioé vogliamo sperare che oggi, quando uno esce da un esercizio commerciale con uno scontrino non valido, sia solo ignoranza sul perché dovrebbe richiedere l'emissione di uno regolare.
Attraverso questo blog cerchiamo di informare tutti che l'esercente non corretto guadagna 2 volte, uno perché mette in conto l'Iva e 2 perché poi non la versa e tiene i soldi per se.
Almeno a chi ci presenta uno scontrino non valido paghiamo con una riduzione sconto immediata del 21%, cioe' a uno scontrino fasullo di 100 euro corrispondiamo un pagamento di 83 euro e se l'esercente si lamenta o protesta, subito chiamare il 117 !!
.... e poi vediamo se ha ancora voglia di emettere scontrini fasulli o se cerca ancora di fare il furbo!!

Un saluto a tutti

Un Bückler padano