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sabato 17 marzo 2012

Non servono santi, bastano galantuomini.


Caro Direttore,

Machiavelli sosteneva che fosse impossibile coniugare politica e onestà.
E qualcuno ai giorni nostri avvalora questa tesi affermando che in fondo a un politico, a un medico, ingegnere o qualsivoglia professionista non si deve chiedere di essere onesto, ma competente.
Come se l’una (l’onestà) escludesse l’altra (la competenza).
E continuano dichiarando che solo la mancanza di quest’ultima causerebbe danni alla collettività.
Inutile ricordare a questi signori che proprio la mancanza della prima ha portato questo Paese ad avere (con la Grecia…ma guarda un po’) il più altro grado di evasione e corruzione d’Europa.
Purtroppo, lo dobbiamo ammettere con un pizzico di malinconia, non siamo più nemmeno un Paese di santi, poeti e navigatori.
Non lo siamo di santi (da tempo e sfortunatamente), di poeti, (se per farti pubblicare un libro di poesie devi avere qualche santo in Paradiso…e nel caso interviene il punto precedente) e di navigatori, sui quali dopo i noti fatti sarebbe meglio stendere un velo pietoso.
Però non siamo nemmeno un popolo di sfigati (come qualcuno ha sostenuto tempo fa), anche se, poiché la fortuna è cieca, ma la “sfiga” ci vede benissimo, se ci sono in giro certi rappresentanti dobbiamo ammettere che un po’ sfigati lo siamo.
Niente scoramento comunque.
Ammettendo quello che siamo o non siamo più, possiamo cambiare.
Iniziando noi stessi a rispettare regole, leggi e norme di convivenza civile (come pagare le tasse), per fare in modo che la futura classe politica sia espressione di una società migliore.
Perché, pur continuando ad essere un popolo che non deve aver bisogno di eroi (come recitava Bertolt Brecht), abbiamo assoluta necessità di avere almeno dei “galantuomini”.

Un caro saluto.

Johannes Bückler

Sabato 17 marzo 2012 -Corriere della Sera Bergamo. Leggi >>>>>

mercoledì 7 dicembre 2011

Quattro spiccioli chiesti agli evasori. Il resto pagato dai soliti noti.

Caro Direttore,
quasi al termine di quella che generalmente viene definita "luna di miele" conosciamo i contenuti della manovra, che stante le cose, sarebbe meglio tornare a chiamarla "stangata" non crede?
Però ci è stato detto che la nave sta affondando e quindi, quando ciò accade, non si sta tanto a guardare per il sottile. Purtroppo, e credo non sia solo un'impressione di Bückler, se questi sono i provvedimenti, qualcuno continuerà beatamente a gozzovigliare in prima classe, con orchestra annessa, mentre altri dovranno fare i soliti duri sacrifici per tenera a galla la baracca. Mi sto riferendo naturalmente alla lotta all'evasione.
Un'analisi veloce.
CONDONI: La prima misura è in pratica un non misura. I condoni escono dal lessico politico. Bene, ma non dimentico che la stessa frase è stata pronunciata da tutti i governi che si sono succeduti negli ultimi 40 anni.
TRACCIABILITA': Ritengo l'asticella a 1.000 euro ancora relativamente alta.
Più giusto sarebbe stato scendere a 300 euro eliminando definitivamente, come già fatto in altri Paesi, la circolazione delle banconote da 500 euro.
Prima di dire che è sbagliato qualcuno pensi al grado di corruzione (stimata in 60 miliardi l'anno) che ha ancora questo Paese Nemmeno la frase pronunciata dal viceministro Grilli per spiegare il provvedimento mi soddisfa. Non basta dire "E' intenzione del governo sollecitare il mondo bancario e i provider a una "revisione delle commissioni per i pagamenti elettronici". Era meglio subordinarlo allora, visto che non ci devono essere, in questo caso, commissioni di qualsivoglia.
SCUDO FISCALE : Si chiedono 2,1 miliardi agli evasori e il resto ai soliti noti. Se proprio bisognava rompere i patti, tanto valeva romperli del tutto con una richiesta superiore.
GRANDI PATRIMONI : Testualmente da Monti. "con i ministri avevamo pensato di dichiarare che mettiamo subito all'opera dei meccanismi conoscitivi nuovi che ci permetteranno tra due anni di avere un'imposta come quella francese sulle grandi fortune: avremmo ottenuto forse tra due anni un po' di gettito, ma oggi avremmo avuto un po' di fuga...". Che dire. Mi sembra chiaramente una resa di cui avremmo sinceramente fatto a meno.
IRPEF: Non aumenterà. A parte un aumento di quella regionale che passerà dallo 0,9" all'1,23%. Ci dicono che servirà a compensare il mancato gettito IRAP relativo all'assunzione di giovani e donne. Della serie, io do una cosa a te, tu dai una cosa a me, ma sempre tra i soliti. Noti purtroppo.
COSTI DELLA POLITICA: Cosa c'entra col Fisco? Niente. Tanto non c'e altro da aggiungere.
Caro direttore, vero che questa manovra andrà valutata nel suo complesso.
Vista la situazione e il futuro già scritto (leggi aumenti Iva, Imu, Ici, accise e quant'altro) direi che il lavoro necessario a tenere a galla la nostra nave sia appena cominciato. Credo però, e Bückler lo ripeterà finché avrà fiato, non è giusto che, mentre qualcuno cerca disperatamente di tapparle una volte per tutte ste benedette falle, qualcun altro se ne stia comodamente sdraiato in cabine di prima classe a sorseggiare champagne.
Un caro saluto e a presto.

Johannes Bückler


Corriere della Sera 07 dicembre 2011 - leggi >>>>>