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mercoledì 7 dicembre 2011

Quattro spiccioli chiesti agli evasori. Il resto pagato dai soliti noti.

Caro Direttore,
quasi al termine di quella che generalmente viene definita "luna di miele" conosciamo i contenuti della manovra, che stante le cose, sarebbe meglio tornare a chiamarla "stangata" non crede?
Però ci è stato detto che la nave sta affondando e quindi, quando ciò accade, non si sta tanto a guardare per il sottile. Purtroppo, e credo non sia solo un'impressione di Bückler, se questi sono i provvedimenti, qualcuno continuerà beatamente a gozzovigliare in prima classe, con orchestra annessa, mentre altri dovranno fare i soliti duri sacrifici per tenera a galla la baracca. Mi sto riferendo naturalmente alla lotta all'evasione.
Un'analisi veloce.
CONDONI: La prima misura è in pratica un non misura. I condoni escono dal lessico politico. Bene, ma non dimentico che la stessa frase è stata pronunciata da tutti i governi che si sono succeduti negli ultimi 40 anni.
TRACCIABILITA': Ritengo l'asticella a 1.000 euro ancora relativamente alta.
Più giusto sarebbe stato scendere a 300 euro eliminando definitivamente, come già fatto in altri Paesi, la circolazione delle banconote da 500 euro.
Prima di dire che è sbagliato qualcuno pensi al grado di corruzione (stimata in 60 miliardi l'anno) che ha ancora questo Paese Nemmeno la frase pronunciata dal viceministro Grilli per spiegare il provvedimento mi soddisfa. Non basta dire "E' intenzione del governo sollecitare il mondo bancario e i provider a una "revisione delle commissioni per i pagamenti elettronici". Era meglio subordinarlo allora, visto che non ci devono essere, in questo caso, commissioni di qualsivoglia.
SCUDO FISCALE : Si chiedono 2,1 miliardi agli evasori e il resto ai soliti noti. Se proprio bisognava rompere i patti, tanto valeva romperli del tutto con una richiesta superiore.
GRANDI PATRIMONI : Testualmente da Monti. "con i ministri avevamo pensato di dichiarare che mettiamo subito all'opera dei meccanismi conoscitivi nuovi che ci permetteranno tra due anni di avere un'imposta come quella francese sulle grandi fortune: avremmo ottenuto forse tra due anni un po' di gettito, ma oggi avremmo avuto un po' di fuga...". Che dire. Mi sembra chiaramente una resa di cui avremmo sinceramente fatto a meno.
IRPEF: Non aumenterà. A parte un aumento di quella regionale che passerà dallo 0,9" all'1,23%. Ci dicono che servirà a compensare il mancato gettito IRAP relativo all'assunzione di giovani e donne. Della serie, io do una cosa a te, tu dai una cosa a me, ma sempre tra i soliti. Noti purtroppo.
COSTI DELLA POLITICA: Cosa c'entra col Fisco? Niente. Tanto non c'e altro da aggiungere.
Caro direttore, vero che questa manovra andrà valutata nel suo complesso.
Vista la situazione e il futuro già scritto (leggi aumenti Iva, Imu, Ici, accise e quant'altro) direi che il lavoro necessario a tenere a galla la nostra nave sia appena cominciato. Credo però, e Bückler lo ripeterà finché avrà fiato, non è giusto che, mentre qualcuno cerca disperatamente di tapparle una volte per tutte ste benedette falle, qualcun altro se ne stia comodamente sdraiato in cabine di prima classe a sorseggiare champagne.
Un caro saluto e a presto.

Johannes Bückler


Leggi la lettera sul Corriere della Sera

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