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sabato 18 maggio 2013

Riscossione, ora non creiamo i falsi bisognosi.

Caro Direttore,
dal primo luglio una legge dello Stato obbligherà i comuni a lasciare Equitalia, ma i sindaci hanno tempo fino al 20 maggio per trasmettere le ultime pratiche per la riscossione coattiva dei tributi.
Dopo questa data potranno scegliere se affidare la riscossione a un soggetto esterno, individuato con gara, oppure gestire in proprio il servizio.
Possiamo affermare che sia una buona cosa per le persone oneste? Direi di no.
E per chi ha sempre il braccino corto quando si tratta di pagare tasse, multe, bollette o scadenze varie? Certamente sì.
E per quanti vorrebbero pagare, ma per loro situazione economica non riescono a farlo? Forse.
Legittimo l’invito proveniente da più parti a valutare caso per caso, ma giusto ricordare che non esiste nessun principio giuridico in cui si parli di “selezione”.
Le tasse e le imposte vanno pagate in base a un principio costituzionale, non in base a una decisione assunta da qualcuno.
Esistono norme che regolano questo principio e le norme vanno rispettate, sia se ad applicarle è un soggetto privato o pubblico (come Equitalia).
Teniamolo presente in futuro, per non rischiare, dopo i falsi poveri e i falsi invalidi, di ritrovarci pure con i falsi bisognosi.

Un caro saluto

Johannes Bückler
P.S. Considerando che oltre 6000 comuni sono impreparati a questa scadenza, chi pagherà l’eventuale buco nelle finanze pubbliche? Va beh, che lo domando a fare.

18 Maggio 2013 Corriere della Sera - 


martedì 18 dicembre 2012

Aggredita una vigilessa. Ma le multe vanno pagate.



Caro Direttore,
è notizia di questi giorni che in un paese nei pressi di Bergamo, un uomo ha aggredito una vigilessa mandandola all’ospedale, colpevole, secondo lui, di essere la causa di una serie di contravvenzioni che avevano portato al ritiro della patente.
Inutile dire quanto di vile ci sia in un’aggressione, soprattutto nei confronti di una donna. Superfluo sottolineare l’indignazione che certi comportamenti provocano in noi cittadini.
Eppure, quando di tratta di multe, frequenti sono le arrabbiature per una “contravvenzione presa dopo soli cinque minuti di parcheggio in zona vietata” o per semplici “dimenticanze” (come la mancata esposizione del disco orario) e accusiamo i vigili di non usare il buonsenso.
Puntualizziamo: non esiste nessuna legge in cui si parli di “selezione” o di “buonsenso”.
Le multe, le tasse o le imposte vanno pagate secondo leggi e principi costituzionali, non in base a una decisione assunta da qualcuno.
Sono state scritte norme che regolano questo principio e le norme vanno applicate e soprattutto fatte rispettare, sempre e a prescindere.
Punto.
Se questo Paese ha un così alto grado di corruzione ed evasione fiscale, forse è proprio perché qualcuno per anni ha fatto una “selezione” invece di far rispettare le leggi a tutti indistintamente.
Di questo teniamone conto.
Un caro saluto
Johannes Bückler

13 Dicembre 2012 Corriere della Sera - Bergamo - Vedi qui >>>>>