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martedì 13 dicembre 2011

Sono d'accordo con Samuel Adams.

Ciao J.B.,
concordo pienamente con l'intervento di Samuel Adams.
I patti tra cittadino e Stato devono essere mantenuti e le promesse scritte fatte dal governo precedente per invogliare il rientro dei capitali dall'estero rispettate e inviolabili.
Oggi mi sembra che il franco svizzero venga cambiato a 0,80 centesimi, molte famiglie soprattutto della zona vicina come distanza alla frontiera Svizzera hanno messo là i loro risparmi per difenderli dall'erosione dell'inflazione, non dimentichiamolo, anche pensionati e lavoratori comuni ,che hanno capitalizzato risparmi di una vita di lavoro.
Per questo già in precedenza ti avevo scritto che su quei capitali scudati o da scudare ci devono essere necessariamente dei distinguo per la tracciabilità della provenienza.
Capitali provenienti da lavoro dipendente o privato sono una categoria, capitali provenienti da furti, rapine, spaccio droga, prostituzione, tangenti, mafia, truffe, concordati fasulli, fallimenti pilotati da dolo sono un'altro genere e li' la confisca dovrebbe essere totale.
Quando il Presidente Napolitano insediò il senatore Monti al posto del premier Berlusconi, si vociferava che da mesi stava analizzando la crisi e aveva la ricetta in mano per risolverla al meglio.
Invece vedo che barcolla al buio come il premier precedente, con l'unico vantaggio che il senatore Monti, super partis, può fare imposizioni senza vedere oggi picchetti in tutte le autostrade e senza vedere incidenti e tumulti di cittadini esasperati e inferociti che bloccherebbero strade e piazze in tutta Italia.
Continuo e non smetterò mai di ripetere che, a mio parere, la crisi è nata da un inceppo del sistema bancario di finanziamento e fiancheggiamento a tutte le attività imprenditoriali e a tutte le iniziative dei cittadini, dove si è passati da tutto possibile a niente possibile nel giro di pochi mesi.
Come per tutti noi italiani anche il sistema bancario deve essere obbligato a fare la sua parte per uscire dalla crisi. Il governo deve imporre norme , tassi , spread e commissioni che non rasentino l'usura legalizzata come sta' avvenendo oggi.
Il governo deve obbligare tassativamente le banche a bloccare quote capitali dei mutui e a finanziare la ripresa delle attivita' produttive che garantiscono benessere e opportunità di lavoro per i lavoratori italiani e il mantenimento dello Stato e delle sue funzioni.
Ciao

Bückler propositivo

lunedì 12 dicembre 2011

Lo scudo fiscale e i patti da rispettare.

Caro Johannes,
Nessuno meglio di te sa che sono dalla tua stessa parte.
Ciò non significa, peraltro, che, ferme le questioni di principio e gli obiettivi di fondo, la si debba pensare, sempre, allo stesso modo.
Voglio qui proporre il mio punto di vista in ordine alla ulteriore "tassazione" dei capitali "scudati" che appaiono a molti come il "salvadanaio" da dove attingere per coprire quanto mancante per far quadrare i conti all'interno di un nuovo assetto da dare ad alcuni aspetti della manovra (tra i quali, il più importante, appare il limite delle pensioni da indicizzare).
L'argomento e' oggetto di molteplici commenti e la posizione di molti Buckler decisamente chiara: i patti tra Stato e cittadini sono stati infranti tante volte che una in più non farebbe gridare allo scandalo.
Da Buckler mi permetto di dissentire: c'e' patto e patto, come Buckler sogno una società dove le regole siano rispettate da tutti e le eccezioni per "motivi di ordine superiore", per problemi di "salute pubblica" non possano essere banalizzati e inflazionati come appare, a mio modesto parere, la circostanza che qui si invoca.
L'apparente "anomalia" del punto di vista di un Buckler doc quale mi sento (orgogliosamente) merita un minimo di giustificazione che provo a rappresentare.
Non aiuta a "calarsi nella parte" la considerazione che la tassazione originaria (pochi punti percentuali) fosse decisamente inferiore a quella praticata da altri Paesi.
Sul punto, infatti, giova ricordare che quegli stessi ordinamenti "esosi" sono assai severi e asfissianti nei confronti dell'evasione, molti riempiono le proprie galere con gli evasori fiscali e i detentori di capitali illeciti all'estero hanno buone probabilità di essere scoperti (con annesse conseguenze appena ricordate).
Maggior rischio comporta, evidentemente, maggior costo della regolarizzazione.
Per gli italiani, come sempre, il discorso dei rischi e' (e, soprattutto, era, ai tempi dei vari scudi) completamente diverso, cioè del tutto teorico.
Non dimentichiamolo: non e' stata l'insipienza o, peggio, il "conflitto di interessi" del Ministro delle Finanze a fissare aliquote basse, ma la consapevolezza che il normale "dare/avere" del provvedimento, attentamente soppesato dai potenzialmente interessati, avrebbe portato gettito (incassarlo interamente e' problema diverso che esula da questa sede) solo con un onere adeguato, cioè relativamente basso.
Che l'appetibilità fosse limitata lo conferma la circostanza che, malgrado la bassa aliquota, tanti capitali sono rimasti all'estero senza alcuna regolarizzazione.
Dicevo che questo tipo di patto non può bellamente essere disatteso (ovviamente prescindo da qualsiasi considerazione di tipo morale o, peggio, etica sui titolari di capitali all'estero, molto spesso evasori fiscali ovvero, nelle espressioni peggiori, delinquenti comuni, mafiosi e affini).
Ritengo che, una volta assunta la decisione di venire a patti con chi ha infranto le norme, la REGOLA che governa detto accordo non possa essere infranta a posteriori.
Il perché? Lo stesso che impone la tregua per raccogliere morti e feriti in tempo di guerra, il rispetto dell'incolumità garantita al nemico che si avvicina sventolando bandiera bianca.
Da bambino, affascinato dai film western, rimanevo perplesso quando vedevo personaggi che si sparavano contro prima, poi dialogavano pacatamente sotto il "vessillo bianco" per tornare a tentare di uccidersi reciprocamente un attimo dopo il tentativo di dialogo.
Solo una volta ho "apprezzato" un personaggio che dalla sua postazione e avendo di fronte l'avversario disarmato ma con un fazzoletto bianco in mano, venuto meno ogni tentativo di accordo si rivolgeva all'antagonista, ancora protetto dal segno di tregua, chiedendogli "come pensi di tornare al riparo senza che io ti spari?".
Crescendo ho capito che ci sono "convenzioni" tra gli umani che non ammettono deroghe.
Se un pentito di mafia collabora, ottiene benefici stabiliti dalle legge.
Può essere inaccettabile, apparire ripugnante, ma il compromesso ha una sua "nobile" finalità. Mai si potrebbe pensare di infrangere queste disposizioni a discrezione.
Tranne in quel film di cui non ricordo il titolo, nemmeno nel far west si osava mettere in dubbio la valenza dei principi base.
L'ho fatta anche troppo lunga, ma voglio ribadire che lo scudo e le sue regole ormai sono state scritte, non si può tornare indietro con la constatazione che chi lo ha utilizzato non meritava tanta benevolenza: se cosi' la si pensava lo si doveva dire subito, al momento di fissare la regola, oggi e' troppo tardi.
Facile immaginare l'immediato contenzioso per la possibile incostituzionalità di una disposizione che prevedesse qualcosa di diverso da una imposta di bollo quale quella attualmente prevista.
Gli evasori vanno stanati, fino ad oggi non ritengo si sia fatto con convinzione e con la necessaria "volontà politica".
Su questi aspetti, peraltro, la manovra contiene passaggi assai efficaci e innovativi. La lotta deve esse feroce ma corretta.
L'obiettivo di abbattere l'evasione fiscale e' vitale per la nostra società e ci deve far accettare limitazioni alla consueta "libertà di movimento" e alla privacy, ma pur sempre all'interno di regole precise che, da entrambe le parti, dovranno essere puntualmente rispettate.

Samuel Adams

domenica 11 dicembre 2011

Ecco come si può colpire chi di sacrifici ne fa pochi

Caro Direttore,
Bückler era molto fiducioso prima di questa manovra.
Già immaginava di potersi dare di nuovo alla macchia.
La lotta all’evasione iniziata in modo serio (almeno nelle intenzioni del nuovo governo) e la presenza di Bückler ormai inutile.
Finalmente, un meritato riposo.
Certo, coniugare rigore, crescita ed equità in una manovra lacrime e sangue era impossibile, ma la soluzione era abbastanza semplice. Bastava, almeno per una volta, sbilanciare la manovra verso tutti coloro che di sacrifici in questi anni ne avevano fatti ben pochi.
Purtroppo non è andata così, almeno per il momento.
In compenso si sono varati provvedimenti nei quali, parliamoci chiaro, non ci voleva molto a capire quanto poca equità ci fosse.
Parlo per esempio della mancata indicizzazione delle pensioni superiori ai 936 euro lordi.
In queste ore si sta discutendo dove trovare risorse per arrivare a coprire almeno i 1400 euro lordi (ah beh allora!).
Ebbene, Bückler, il cittadino che non capisce, sa dove trovarli i soldi.
Nella dodicesima riga dell’art. 19 della manovra alla voce ”Imposta sulle attività emerse a seguito della normativa dello scudo fiscale”.
Ma dai, così è troppo facile. Ero capace anch’io. Che ci voleva. Appunto.
Nella stessa riga ci sono due numeri che bastano a spiegare molto a noi cittadini (visto che queste cose non le capiremo mai, siamo limitati che volete).
Il volume delle attività emerse, che tradotto significa il volume dei capitali scudati in precedenza, è pari a 182,5 miliardi.
Avete capito bene, ma ve la riscrivo in lettere per spiegarlo meglio.
CENTOTTANTADUEMILIARDI,CINQUE.
L’altra cifra è 1,5%. La nuova aliquota richiesta dopo quella già attuata del 5%.
Che per la cronaca è complessivamente un quarto della più bassa aliquota IRPEF di un lavoratore dipendente o pensionato.
Questa nuova aliquota porterà nelle casse 2,1 miliardi, ma in due rate.
Una nel 2012 e una nel 2013 (forse per non disturbarli troppo, vuoi mai).
Quanto viene chiesto ai pensionati col mancato adeguamento delle pensioni nel 2012?
2,8 miliardi.
Evvai.

Un caro saluto

Johannes Bückler

Corriere della Sera 11 dicembre 2011


mercoledì 7 dicembre 2011

Quattro spiccioli chiesti agli evasori. Il resto pagato dai soliti noti.

Caro Direttore,
quasi al termine di quella che generalmente viene definita "luna di miele" conosciamo i contenuti della manovra, che stante le cose, sarebbe meglio tornare a chiamarla "stangata" non crede?
Però ci è stato detto che la nave sta affondando e quindi, quando ciò accade, non si sta tanto a guardare per il sottile. Purtroppo, e credo non sia solo un'impressione di Bückler, se questi sono i provvedimenti, qualcuno continuerà beatamente a gozzovigliare in prima classe, con orchestra annessa, mentre altri dovranno fare i soliti duri sacrifici per tenera a galla la baracca. Mi sto riferendo naturalmente alla lotta all'evasione.
Un'analisi veloce.
CONDONI: La prima misura è in pratica un non misura. I condoni escono dal lessico politico. Bene, ma non dimentico che la stessa frase è stata pronunciata da tutti i governi che si sono succeduti negli ultimi 40 anni.
TRACCIABILITA': Ritengo l'asticella a 1.000 euro ancora relativamente alta.
Più giusto sarebbe stato scendere a 300 euro eliminando definitivamente, come già fatto in altri Paesi, la circolazione delle banconote da 500 euro.
Prima di dire che è sbagliato qualcuno pensi al grado di corruzione (stimata in 60 miliardi l'anno) che ha ancora questo Paese Nemmeno la frase pronunciata dal viceministro Grilli per spiegare il provvedimento mi soddisfa. Non basta dire "E' intenzione del governo sollecitare il mondo bancario e i provider a una "revisione delle commissioni per i pagamenti elettronici". Era meglio subordinarlo allora, visto che non ci devono essere, in questo caso, commissioni di qualsivoglia.
SCUDO FISCALE : Si chiedono 2,1 miliardi agli evasori e il resto ai soliti noti. Se proprio bisognava rompere i patti, tanto valeva romperli del tutto con una richiesta superiore.
GRANDI PATRIMONI : Testualmente da Monti. "con i ministri avevamo pensato di dichiarare che mettiamo subito all'opera dei meccanismi conoscitivi nuovi che ci permetteranno tra due anni di avere un'imposta come quella francese sulle grandi fortune: avremmo ottenuto forse tra due anni un po' di gettito, ma oggi avremmo avuto un po' di fuga...". Che dire. Mi sembra chiaramente una resa di cui avremmo sinceramente fatto a meno.
IRPEF: Non aumenterà. A parte un aumento di quella regionale che passerà dallo 0,9" all'1,23%. Ci dicono che servirà a compensare il mancato gettito IRAP relativo all'assunzione di giovani e donne. Della serie, io do una cosa a te, tu dai una cosa a me, ma sempre tra i soliti. Noti purtroppo.
COSTI DELLA POLITICA: Cosa c'entra col Fisco? Niente. Tanto non c'e altro da aggiungere.
Caro direttore, vero che questa manovra andrà valutata nel suo complesso.
Vista la situazione e il futuro già scritto (leggi aumenti Iva, Imu, Ici, accise e quant'altro) direi che il lavoro necessario a tenere a galla la nostra nave sia appena cominciato. Credo però, e Bückler lo ripeterà finché avrà fiato, non è giusto che, mentre qualcuno cerca disperatamente di tapparle una volte per tutte ste benedette falle, qualcun altro se ne stia comodamente sdraiato in cabine di prima classe a sorseggiare champagne.
Un caro saluto e a presto.

Johannes Bückler


Corriere della Sera 07 dicembre 2011 - leggi >>>>>


domenica 30 ottobre 2011

SCUDO e dintorni

Buona sera signor J.B., ho letto il suo articolo sullo scudo, posso anche essere d'accordo anche se con distinguo, sulla sua esternazione, ma mi permetta di chiederle: tasse da recuperare per farne cosa?
Comperare altre Maserati blindate per la casta? Trovare fondi per altri sottosegretari? Mi dica Lei per cosa li utilizzerebbe, tanto i sacrifici vengono sempre chiesti alle classi più deboli, mai che si utilizzino questi proventi per migliorare servizi sociali.
Comunque un blog seguito come il suo dovrebbe non esternare ma formulare proposte di miglioramento nella filiera stato, impresa e cittadino, erogazione dei servizi, pubblica sicurezza, tasse e utilizzo delle stesse e queste proposte farle appoggiare dai media così da creare consenso a riguardo.
Pensavo ad esempio ai recenti disastri in Liguria e Toscana dovuti sia a eventi naturali eccezionali sia a incuria nella gestione di argini, scoli, tombini.
Non ci sono fondi ne' personale, le risposte di tanti amministratori presi in causa!!!
Vede signor J.B. da questa scontata risposta dei sindaci, anche per il rispetto verso un discutibile patto di stabilità, nasce la mia proposta, cioè perché non utilizzare i tanti cassa integrati? Prendono praticamente (senza fare nulla di socialmente utile) gran parte del loro stipendio e tanti sono giovani e non stanno a casa, ma fanno danni all'erario perchè tante volte creano lavoro nero e concorrenza sleale a chi lavora in regola, oppure se istruiti fanno ripetizioni a studenti esentasse in tutte le città d'Italia, e tanti altri lavori in nero anche solo per impiegare utilmente il loro tempo.
Evidente che questo lavoro nero fa' comodo a tanti cittadini anche a quelli che sono a parole in prima fila nella lotta contro l'evasione.
Facciamo guadagnare alla collettività il costo di stipendi di cassa integrati e anche quelli dei baby pensionati, facendo fare loro servizi sociali di utilità pubblica.
La risposta degli amministratori a questa mia proposta già la so, egregio sig. B., i sindacati non lo permettono!!.
Allora questi sindacati devono essere messi in condizione di non fare danni alla collettività, visto che il mondo è cambiato, che si adeguino anche loro a non dettare legge sui privilegi dei cassaintegrati e baby pensionati ma che li rendano socialmente utili sia nella pubblica amministrazione, sia nella sanità, sia nella scuola, sia nella cura del territorio, sia in tutti i settori dove c'è bisogno di lavoro ma a costo per la collettività zero, perche' sono pagati gia' dallo stato. Questa è la differenza tra la sua mail e la mia, perche' vuole essere non esercizio letterario ma provocazione e anche proposta di miglioramento sociale.
In fin dei conti tasse e servizi sociali vanno a braccetto, miglioriamo il sociale, aboliamo i privilegi dei politici e della casta di tutti quelli che vivono alle spalle di chi lavora, vedremo sicuramente la gente pagare tasse più contenta!

Un suo lettore

SCUDO aria fritta

Buon giorno J.B.,
ho letto il suo articolo scudo, il primo pensiero a riguardo aria fritta!!!
Ho pensato tra di me..esattamente come ragiona ufficio registro e guardia di finanza, invece di fare distinguo tra contribuenti ed evasori totali, si continua a tartassare contribuenti noti.
Semmai la tua proposta avrebbe avuto valenza se tu avessi lanciato all'ufficio entrate la domanda se si era indagato sulla provenienza e tracciabilità di questi soldi che sono stati fatti rientrare.
Se soldi dovuti a un investimento su valuta estera per porre il proprio patrimonio al riparo da inflazioni e perdita di potere d'acqisto, credo che quello che si è fatto sia stato corretto.
Ma se quei soldi sono frutto di azioni dolose, furti, truffe, tangenti di politici, tangenti della malavita organizzata, commercio di droghe, finti fallimenti, quei soldi dovevano essere sequestrati al 100% e, in caso la tracciabilità avesse evidenziato provenienza da reati amministrativi commerciali o immobiliari, restituirli ai legittimi proprietari.
L'italia e la sua imprenditoria sana è in ginocchio perché i patrimoni delle aziende sono sui tavoli di avvocati impegnati invano e inutilmente a recuperare crediti insoluti, troppo spesso inesigibili per futili motivi burocratici.
Tutto questo scempio alla luce delle leggi vigenti, tanto che spesso sono gli stessi studi legali a essere specializzati nel proporre a imprenditori poco onesti questi fallimenti concordati che permettono enormi guadagni esentasse sia per lo studio che per loro.
Caro J.B. oggi le patrie galere sono piene di malavitosi che hanno rubato tante volte per fame cifre ridicole, mentre girano liberi per le nostre città' sfoggiando auto di grossa cilindrata sportive imprenditori disonesti che hanno truffato loro colleghi portando i libri in tribunale facendo questi finti fallimenti e concordati fasulli.
Quello che è ancora peggio è che capita sia nei rapporti tra privati e imprese, cioè si fanno fare lavori e non si pagano, ma anche e sopratutto nei lavori pubblici, nei cantieri che, essendo statali, dovrebbero essere super sicuri e controllati.
Molte volte anche alla erogazione del primo stato avanzamento lavori o anche a lavori e finiti, questi imprenditori disonesti scappano senza pagare alcun fornitore o dipendente e ripartono immediatamente con altro nome e partita iva sfruttando le attuali permissive leggi in diritto amministrativo e penale, leggi che tutelano i delinquenti.
E la truffa continua, la beffa anche vedendo che lo stato tacitamente approva.
Quindi caro J.B. concludo che non si possono chiedere sempre sacrifici ed onesta' agli imprenditori senza tutelare il loro lavoro, non voglio fare un elogio all'evasione fiscale, ma chi paga vuole in cambio ciò che ha pagato, cioe' serenita' per aziende e famiglie, serietà, moralità e giustizia e fine dei privilegi per pochi.

un Bückler quasi pentito

sabato 29 ottobre 2011

Contributi di solidarietà? Chiediamoli a chi usò lo scudo



Caro Direttore,
finalmente qualcosa di positivo. Nella lettera d’intenti che il nostro governo ha inviato all’Unione Europea non c’è traccia della parola “condono” o cose simili.
Sono piccole soddisfazioni, ma di questi tempi è già molto, anche se attendo con ansia la presentazione ufficiale del Decreto Sviluppo. Sa, fidarsi è bene…
Non voglio entrare però nel merito della lettera perché, se Bückler è il cittadino che di solito non capisce, figuriamoci se può comprendere come sia possibile fare in 8 mesi quello che non si è riusciti a fare negli ultimi 20 anni. Rischierebbe di andare in confusione.
Una frase però ricorre spesso di questi tempi: fare cassa. Allora, poiché siamo in un momento di grande difficoltà economica e dobbiamo assolutamente trovare risorse per lo sviluppo (almeno di credere alla favola di poterlo fare a costo zero), perché non lasciamo un po’ in pace i lavoratori dipendenti e i pensionati? Perché non facciamo rifiatare le imprese e andiamo a disturbare (lo so, loro sono lì tranquilli) i 180.000 cittadini (cittadini è puro eufemismo) che hanno approfittato dello scudo fiscale 2009/2010 regolarizzando 104,5 miliardi con solo 5,6 miliardi?
Com’è stato possibile in questo Paese chiedere a questi “truffatori” un’aliquota del 5% pari a meno di un quarto della più bassa aliquota IRPEF chiesta a un lavoratore dipendente o pensionato? Qualcuno dovrebbe spiegarcelo. Chiediamo loro un nuovo "contributo di solidarietà". Si verrebbe meno a una promessa fatta dallo Stato? Si romperebbe il patto tra lo Stato e questi “nuovi” contribuenti? E tutti i patti che avete rotto (e purtroppo non solo quelli) con cittadini, pensionati e imprese? Rotto per rotto chiediamo loro un altro 15% e non se ne parla più.
Non è possibile per un discorso di retroattività? E allora fate uno scudo bis, che ve lo devo dire io come fare? E poi, diciamocelo chiaramente, che cosa sono tutte queste attenzioni verso chi ha frodato e rubato risorse in un momento in cui non avete nessuna considerazione verso chi le tasse le paga e le ha sempre pagate? Ministro Tremonti, è possibile avere una risposta?
Un piccolo contributo, via, mica li vogliamo mettere in galera, che poi mi diventano scrittori.
Caro direttore, è vero, l’Italia non è la Grecia, ma in alcune cose ci assomigliamo molto.
Oltre all’enorme debito pubblico il paese ellenico ha il primato con L’Italia di evasione ed economia sommersa. Praticamente dopo i fasti dell'antica Grecia e dell'antica Roma una nuova cultura greco-romana. Che tristezza.

Un caro saluto

Johannes Bückler

Corriere della Sera 29 ottobre 2011  Leggi >>>>>