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domenica 30 ottobre 2011

SCUDO aria fritta

Buon giorno J.B.,
ho letto il suo articolo scudo, il primo pensiero a riguardo aria fritta!!!
Ho pensato tra di me..esattamente come ragiona ufficio registro e guardia di finanza, invece di fare distinguo tra contribuenti ed evasori totali, si continua a tartassare contribuenti noti.
Semmai la tua proposta avrebbe avuto valenza se tu avessi lanciato all'ufficio entrate la domanda se si era indagato sulla provenienza e tracciabilità di questi soldi che sono stati fatti rientrare.
Se soldi dovuti a un investimento su valuta estera per porre il proprio patrimonio al riparo da inflazioni e perdita di potere d'acqisto, credo che quello che si è fatto sia stato corretto.
Ma se quei soldi sono frutto di azioni dolose, furti, truffe, tangenti di politici, tangenti della malavita organizzata, commercio di droghe, finti fallimenti, quei soldi dovevano essere sequestrati al 100% e, in caso la tracciabilità avesse evidenziato provenienza da reati amministrativi commerciali o immobiliari, restituirli ai legittimi proprietari.
L'italia e la sua imprenditoria sana è in ginocchio perché i patrimoni delle aziende sono sui tavoli di avvocati impegnati invano e inutilmente a recuperare crediti insoluti, troppo spesso inesigibili per futili motivi burocratici.
Tutto questo scempio alla luce delle leggi vigenti, tanto che spesso sono gli stessi studi legali a essere specializzati nel proporre a imprenditori poco onesti questi fallimenti concordati che permettono enormi guadagni esentasse sia per lo studio che per loro.
Caro J.B. oggi le patrie galere sono piene di malavitosi che hanno rubato tante volte per fame cifre ridicole, mentre girano liberi per le nostre città' sfoggiando auto di grossa cilindrata sportive imprenditori disonesti che hanno truffato loro colleghi portando i libri in tribunale facendo questi finti fallimenti e concordati fasulli.
Quello che è ancora peggio è che capita sia nei rapporti tra privati e imprese, cioè si fanno fare lavori e non si pagano, ma anche e sopratutto nei lavori pubblici, nei cantieri che, essendo statali, dovrebbero essere super sicuri e controllati.
Molte volte anche alla erogazione del primo stato avanzamento lavori o anche a lavori e finiti, questi imprenditori disonesti scappano senza pagare alcun fornitore o dipendente e ripartono immediatamente con altro nome e partita iva sfruttando le attuali permissive leggi in diritto amministrativo e penale, leggi che tutelano i delinquenti.
E la truffa continua, la beffa anche vedendo che lo stato tacitamente approva.
Quindi caro J.B. concludo che non si possono chiedere sempre sacrifici ed onesta' agli imprenditori senza tutelare il loro lavoro, non voglio fare un elogio all'evasione fiscale, ma chi paga vuole in cambio ciò che ha pagato, cioe' serenita' per aziende e famiglie, serietà, moralità e giustizia e fine dei privilegi per pochi.

un Bückler quasi pentito

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