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giovedì 20 ottobre 2011

L'etica non si misura

Carissimi,
due gli impegni di Bückler nell’ultima settimana. Spiegare al mio vicino di casa, pensionato in là cogli anni, che cosa è lo spread e cercare di capire (Bückler è o non è il cittadino che non capisce) la frase di un esponente politico che ha dichiarato “l’etica non si misura sui condoni, ma sulla capacità di trovare risorse”. E’ stata un’impresa abbastanza semplice. La seconda? No, la prima. Certo, vista la diffidenza iniziale, è stata dura tranquillizzare il mio vicino. Per anni le sue preoccupazioni sono state il lavoro, la famiglia, i figli. In seguito la pensione e la salute. Ora, leggendo il giornale e guardando i Tg, converrete che è stata dura per lui sostituire tutte le sue vecchie preoccupazioni con una cosa chiamata spread. Comunque sembra più tranquillo da quando ha saputo che in fondo è solo un differenziale.
Sul secondo impegno è stata invece più dura. Vediamo, “l’etica non si misura sui condoni, ma sulla capacità di trovare risorse”. Ho rispolverato vecchi libri di filosofia, ricordi tra etica soggettiva ed etica oggettiva. Niente. Ho riletto qualcosa di Weber, ma ho trovato il termine “morale” e quindi l’ho scartato subito. Poi il caso mi ha illuminato. Nello scrivere la frase incriminata, la preposizione articolata "sui" è andata a capo e cosa rimaneva nella riga precedente? L’etica non si misura. Punto. Qualcuno si assuma l’incarico di spiegarlo al politico. Grazie.
Nel frattempo, mentre qualcuno pensa a un condono, ieri sul Corriere un pensionato ci ha fatto sapere che il Fisco gli ha intimato di preparare tutta la documentazione concernente la sua dichiarazione dei redditi per un controllo. E poi si meravigliano del perché Bückler si arrabbia e non riesce a capire.
Cari Bückler, Il Nobel dell’economia è andato ancora una volta a economisti americani. (ma non mi dire). Hanno dichiarato di non aspettarselo (chissà perché invece Bückler lo sospettava). Ho letto che hanno condotto studi sulle relazioni di causa-effetto tra le misure politiche e il loro impatto sull’economia. Quindi, se Bückler ha capito bene, le migliori politiche sono quelle cinesi e indiane, mentre quelle europee e americane sono fallite? Sarà.
Nel frattempo ci hanno anche spiegato come l’Europa può uscire dalla crisi. Loro, gli americani. Va beh.

Un caro saluto

Johannes Bückler

P.S. Fra le altre cose Christopher Sims, uno dei due economisti cui è stato assegnato il Nobel, ci ha fatto sapere che per capire l’influenza della politica sull’economia bisogna usare l’autoregressione vettoriale. Adesso questa come gliela spiego al mio vicino di casa?

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