Disclaimer

Al fine di mantenere il blog nell'ambito di un confronto civile e costruttivo, tutti i commenti agli articoli espressi dai lettori verranno preventivamente valutati ed eventualmente moderati. La Redazione.

sabato 24 dicembre 2011

BUONE FESTE !!!

Ciao J.B.,
approfitto di questa mail per mandare a te e a tutti gli amici del blog tanti auguri per queste feste di fine anno.
Sono convinto che per molti cittadini e imprenditori non sarà un natale e un fine anno sereno a causa di questa crisi, godiamoci per qualche giorno un momento sereno con familiari e amici,per resto ci penseremo dopo la befana!!!
Questo blog nato per sensibilizzare l'opinione pubblica sul tema dell'evasione fiscale con gli interventi che ho letto di tanti Bückler sta crescendo di livello.
Abbiamo capito insieme che è doveroso che tutti diano il loro contributo con il pagamento delle tasse ma che è altrettanto giusto e fondamentale che i soldi raccolti vengano spesi bene e per il bene dei cittadini .
Stamattina fa' male leggere sui quotidiani che i politici si taglieranno stipendi e privilegi a partire dal 2.015, mentre a noi tutti il sacrificio è stato chiesto immediatamente.
Sono veramente indignato e senza parole.
Come sempre il peso della crisi deve essere portato da cittadini e imprese, i politici stanno tutti a guardare, per tutti intendo destra, centro e sinistra e governo.
Pensare che una tale quantità di personaggi inutili da mantenere ci costa come 10 finanziarie!!!
E invece di vergognarsi di quanto leggiamo ogni giorno di assurdi e ingiustificati privilegi, presentano a noi il conto della loro incapacità a governare e risolvere questa crisi.
Probabile che una finanziaria assurda come questa l'abbiano approvata per paura di andare a casa e cercarsi un lavoro, che oggi non c'è per nessuno!
Facciamo i bravi e per qualche giorno non pensiamoci!
Il Natale a volte porta nei cuori dei messaggi, speriamo che a questi politici porti, tutti indistintamente, porti un po' di vergogna .
Buon Natale e buone feste a tutti.

un Buckler padano

venerdì 23 dicembre 2011

Finanziaria.

Ciao J.B.,
mi hai chiesto che ne penso della finanziaria che è stata approvata tra mille polemiche .
La risposta che ti do' è assolutamente negativa.
Vorrei poter chiedere al sig. Monti se dovesse in auto andare da Milano a Roma quanta benzina metterebbe in un serbatoio assolutamente asciutto?
Non certo un litro, con un litro farebbe forse il tragitto fino alla tangenziale, ma poi si fermerebbe in panne.
Non è con una finanziaria lacrime e sangue che si risolve una crisi che ha origini storiche consolidate di mal gestione e sprechi del denaro pubblico.
Il sig. Monti con questa manovra di nuove tasse recupererà cifre irrisorie rispetto al fabbisogno probabilmente solo per far contenti i nostri partner europei che ci osservano, ma la vera ricetta anticrisi erano i tagli delle spese folli e inutili e un serio controllo della spesa pubblica.
Per rimettere in moto l'economia, ar riprendere i consumi, uscire da questa crisi bisogna ridare alle famiglie e alle imprese maggiore liquidità, dare quello che le banche con il cambio lira -euro hanno tolto come potere di acquisto.
Questo è l'esempio per farti capire il mio pensiero riguardo una finanziaria inutile, che pensa solo a deprimere imprese e cittadini con tasse e aumenti carburanti in un momento che soldi in giro non ce ne sono e non ne girano.
Oltretutto andando a rimettere in piedi camuffandole tasse come l'ICI stravolge un programma elettorale che aveva avuto consenso e vinto alle elezioni facendo dell'eliminazione della tassa sulla casa il proprio cavallo di battaglia.
Tu mi hai scritto più volte che nella lettura e conoscenza della storia passata dobbiamo trarre insegnamenti per il nostro futuro.
Non è l'imprenditoria, non è la classe media che fa' le rivoluzioni, ma è il popolo, questo ci insegna la storia.
Guai a irritare ed affamare il popolo, questa è stata l'astuta mossa del nostro Presidente nel mettere a capo del governo il sig. Monti.
Con il sig. Monti super partes, capo di un governo tecnico, il popolo sta tranquillo, quieto e pagherà queste nuove tasse senza tante discussioni o polemiche cosi' almeno passeremo un natale senza barricate o cassonetti incendiati sulle strade, almeno quello!
Speriamo e ci auguriamo tutti che dopo le feste la prima mossa del sig. Monti sia di obbligare le banche a dare a cittadini e imprese quelle risorse di liquidità che la banca centrale europea ha girato all'Italia per farla ripartire economicamente.
Sul banco imputati per trovare i colpevoli di questa crisi oltre a mal gestione, sprechi e tangenti ci sono anche le banche, istituzioni private che hanno fini di lucro e non di sostegno cittadini e attività economiche.
Il sig. Monti dovra' imporre tassativamente agli istituti di credito di rimettere nel giro economico liquidità come hanno fatto altre nazioni per uscire dallo stallo finanziario.
Fatto questo sara' doveroso che il sig. Monti cominci a tagliare sprechi e privilegi e mala gestione del denaro pubblico, io proporrei commissariando obbligatoriamente con guardia di finanza indistintamente tutte le spese dello stato, dalla sanità alle opere pubbliche, ai comuni fino ai costi della politica!
Quella sarebbe una mossa che darebbe risultati di recupero risorse per la rinascita dell'Italia dieci volte maggiore di qualsiasi lotta all'evasione e di qualsiasi finanziaria.

un Bückler propositivo

giovedì 22 dicembre 2011

La favola di Esopo.

Ciao J. B.,
ricordi la favola di Esopo del lupo e dell'uva?
L'uva da cogliere era alta, non riuscendo a prenderla il lupo disse a se stesso per evitare rimorsi di impotenza..è cattiva!
Mi spiego meglio, l'uva è il denaro, la liquidità che servirebbe a rimettere in moto l'economia.
Il lupo sono le banche aguzzine dell'imprenditoria in genere, poiché hanno sperperato tutto il denaro circolante con i loro giochetti di borsa, non hanno liquidità loro stesse per prime, non riescono a procurarselo, dicono alle imprese"non ti do' nulla perché non sei capace di farmi un piano credibile di rientro di ciò che ti ho prestato e che mi devi restituire !!
Sei un imprenditore incapace e che non merita aiuto"
E con questa scusa si lavano come Ponzio e Pilato le mani e hanno coscienza pulita perché sono libere e autorizzate di fare alto e basso quello che vogliono, altro che sostegno all'imprenditoria in crisi!
Alla faccia di Monti e del governo tecnico anti-crisi cosi' si stanno comportando le banche con noi imprenditori, ci stanno mettendoci dentro dei sensi di colpa, che siamo degli incapaci, che non siamo in grado di programmare e gestire le nostre aziende e il nostro futuro economico.
Con le loro pubblicità ingannevoli, libere di applicare tassi e spread a loro discrezione, libere di far rientrare affidamenti, libere di far chiudere le nostre aziende se siamo in difficoltò a onorare mutui accesi quando l'economia girava a mille, libere di costringerci a licenziare i nostri dipendenti per far quadrare i nostri bilanci depredati dai loro interessi e dai loro mancati sostegni,cosi' le banche ci stanno umiliando.
Comportamenti legalizzati da un governo sia di prima che di adesso incapace di imporre regole e comportamenti di sostegno a una categoria economica che non può essere giudicata con le regole di ieri.
"Sei calato di rating, non sei in regola con i tuoi piani rientro, perché il tuo fatturato è sceso del 30-40% ?
Vuol dire che non sei capace fare il tuo lavoro!"
Questo dicono per motivare i loro no, ma non leggono i giornali o non guardano televisione questi banchieri?
Ieri non esiste più, quello che era valido ieri oggi deve essere rianalizzato soprattutto come capacita' restitutiva in base ai nuovi fatturati e scenari imprenditoriali che sono di fatto cambiati .
Le banche hanno comportamenti da usurai con noi che diamo lavoro, con noi che dovremmo dare tranquillità ai dipendenti, con noi che dovremmo pagare tasse, contributi, far girare economia, rimettere in moto la liquidità delle famiglie.
Le banche ti dicono e scrivono sui media.."noi siamo dalla vostra parte,per i prestiti a sostegno aziende ci siamo,dateci un business plain credibile e dimostrabile di come ci restituirete quello che vi prestiamo e anche se i tassi da pagare li decideremo noi, noi ci siamo al vostro fianco, la crisi sta per finire e le borse volano".
Cosi' avevano detto anche all'imprenditore che si è sparato alla testa la scorsa settimana, noi ci siamo per risolvere i problemi di liquidità, ma vogliamo garanzie precise e puntuali di come restituirete.
Ma quando le banche hanno sperperato milioni e milioni di euro con la finanza virtuale, sapevano che bruciavano i portafogli di mezza Italia?
Sapevano prevedere il futuro?
Sono coscienti oggi dei loro errori di gestione che ci stanno mettendo in ginocchio oggi?
Quali organi di vigilanza dovevano intervenire per evitare quegli sprechi di risorse vitali dell'economia del nostro paese?
Da questo capisci l'assurdità della richiesta' delle banche agli imprenditori.
Chi puo' dare risposte sul futuro,su come evolverà la crisi, di come girera' nel prossimo anno l'economia?
Oggi presentano il conto a noi dei loro misfatti.
Se Monti non si muove a imporre alle banche di sedersi a un tavolo con ogni imprenditore e rianalizzare mutui e affidamenti non con il metro di ieri ma con la realtà di oggi, sara' la fine per tante aziende, altro che pessimismo, questa' è vita vera e realtà.
Se le aziende non girano, non girano nemmeno risorse per pagare le tasse e il pagamento dei costi sociali.
Ciao

un Bückler padano

venerdì 16 dicembre 2011

PAR CONDICIO !!!

Buon giorno sig. J.Buckler,
leggo con attenzione il suo blog e La ringrazio per il coraggio che Lei ha avuto a iniziare come un novello Don Chisciotte questa battaglia per combattere l'evasione fiscale e a provare a moralizzare i cittadini a questi obblighi e doveri verso lo Stato.
Il rovescio della medaglia e' che sta crescendo in maniera esponenziale l'odio dei cittadini e delle categorie imprenditoriali verso gli apparati di Stato, incapaci di dare servizi all'altezza di quanto sarebbe richiesto oggi da una società civile.
PAR CONDICIO, pretendere dai cittadini con tasse e rigore da lacrime e sangue ma in cambio anche tutelare i cittadini in tutto, dall'istruzione, alla sanità, alla sicurezza civile, alla prevenzione, alla giustizia, al posto di lavoro, alla previdenza..
Tolti i privilegiati cioè chi ha un lavoro pubblico o statale, politico, tutti gli altri lavoratori in proprio o dipendenti da lavoro privato osservano con angoscia questa crisi e l'impotenza di chi tenta di rimediare qualcosa balbettando provvedimenti senza logica se non di far cassa per l'immediato,ma domani?
I cittadini sono esasperati per i sempre nuovi balzelli e oneri di tasse con davanti agli occhi la propaganda degli sprechi e della mala gestione del denaro pubblico.
A questo disgusto si sommano disagi alla vita di tutti i giorni derivanti da furti, truffe, mancati pagamenti, flussi incontrollati di immigrati che, senza lavoro per noi, che vengono a fare se non danni?
Uno Stato forte che vuole creare consenso favorevole nei sui confronti da parte dei cittadini dovrebbe decretare l'espulsione immediata per tutti gli stranieri malavitosi, scontare pene a casa loro non nelle nostre galere.
Purtroppo lo Stato sta a guardare perché non puo' imporre regole se è il primo a non rispettarle o perché ha leggi non all'altezza di risolvere oggi problemi di ordine pubblico e ha organi giudiziari non più in grado di amministrare giustizia e dare soddisfazione ai cittadini .
Un giorno si' e uno no le pagine dei quotidiani danno notizie di imprenditori che si uccidono perché non riescono a far fronte ai debiti pur avendo crediti che non riescono a riscuotere perché lo Stato e la giustizia civile non tutelano gli onesti ma fanno sorridere i furbi e i disonesti, perché sempre impuniti o addirittura tutelati da leggi assurde oltretutto godendo dei benefici in nero delle loro truffe,altro che lotta all'evasione.
Concludo per non tediarLa, oggi se si vuole uscire da questa crisi bisogna riformare a 360 gradi lo Stato, portarlo a regolamenti , servizi e comportamenti virtuosi almeno come gli Stati che sono nostri partner in Europa.
Dopo potremo parlare di lotta all'evasione, perché dopo avremo il dovere di dare e pretendere che tutti diano il loro contributo a qualcosa di cui essere fieri, cioé un'Italia all'altezza di affrontare vincente i problemi di oggi.

Un suo affezionato lettore padano

mercoledì 14 dicembre 2011

Cosi' è che vi piaccia o no!

Ciao J.B.,
assisto stupito a tutti questi balletti intorno al nuovo Premier.
Volevo farti una domanda "secondo te se una nave sta affondando il capitano fa un'assemblea per chiedere pareri e che ne pensano ufficiali, motoristi, passeggeri, addetti alle pulizie, etc?.
Io non credo, detta ordini secchi e precisi e tutti scattano ad eseguirli nel minor tempo possibile per limitare o arginare i danni del naufragio e mettere in salvo quante più persone possibile.
Questo è quanto tutti gli italiani auspicano per non affondare ulteriormente e tutti indistintamente dai politici, ai magistrati, alle banche, alle imprese, ai lavoratori si devono adeguare senza distinguo,non è più tempo per i distinguo e per gli appunti!
Questi dovevano essere fatti prima, siamo alla deriva con nessuna idea di dove siamo e dove andremo a finire, non c'è tempo per la dialettica, ora serve agire con fermezza e rapidità.
Dobbiamo rimettere in moto l'economia commissariando le banche e obbligandole a rifinanziare il mondo produttivo ed economico reale, rimettere in moto i consumi, dare garanzie e certezze ai lavoratori e alle imprese, dobbiamo risanare i conti pubblici eliminando sprechi e privilegi, migliorare i servizi pubblici e sociali ai cittadini, migliorare l'applicazione della giustizia civile e penale, creare listini prestazioni delle professioni dei liberi professionisti, insomma caro J.B. il contrario di quanto oggi viene proposto come medicina per guarire da questa crisi.
Si salvi chi può!

Un Bückler alla deriva

martedì 13 dicembre 2011

Sono d'accordo con Samuel Adams.

Ciao J.B.,
concordo pienamente con l'intervento di Samuel Adams.
I patti tra cittadino e Stato devono essere mantenuti e le promesse scritte fatte dal governo precedente per invogliare il rientro dei capitali dall'estero rispettate e inviolabili.
Oggi mi sembra che il franco svizzero venga cambiato a 0,80 centesimi, molte famiglie soprattutto della zona vicina come distanza alla frontiera Svizzera hanno messo là i loro risparmi per difenderli dall'erosione dell'inflazione, non dimentichiamolo, anche pensionati e lavoratori comuni ,che hanno capitalizzato risparmi di una vita di lavoro.
Per questo già in precedenza ti avevo scritto che su quei capitali scudati o da scudare ci devono essere necessariamente dei distinguo per la tracciabilità della provenienza.
Capitali provenienti da lavoro dipendente o privato sono una categoria, capitali provenienti da furti, rapine, spaccio droga, prostituzione, tangenti, mafia, truffe, concordati fasulli, fallimenti pilotati da dolo sono un'altro genere e li' la confisca dovrebbe essere totale.
Quando il Presidente Napolitano insediò il senatore Monti al posto del premier Berlusconi, si vociferava che da mesi stava analizzando la crisi e aveva la ricetta in mano per risolverla al meglio.
Invece vedo che barcolla al buio come il premier precedente, con l'unico vantaggio che il senatore Monti, super partis, può fare imposizioni senza vedere oggi picchetti in tutte le autostrade e senza vedere incidenti e tumulti di cittadini esasperati e inferociti che bloccherebbero strade e piazze in tutta Italia.
Continuo e non smetterò mai di ripetere che, a mio parere, la crisi è nata da un inceppo del sistema bancario di finanziamento e fiancheggiamento a tutte le attività imprenditoriali e a tutte le iniziative dei cittadini, dove si è passati da tutto possibile a niente possibile nel giro di pochi mesi.
Come per tutti noi italiani anche il sistema bancario deve essere obbligato a fare la sua parte per uscire dalla crisi. Il governo deve imporre norme , tassi , spread e commissioni che non rasentino l'usura legalizzata come sta' avvenendo oggi.
Il governo deve obbligare tassativamente le banche a bloccare quote capitali dei mutui e a finanziare la ripresa delle attivita' produttive che garantiscono benessere e opportunità di lavoro per i lavoratori italiani e il mantenimento dello Stato e delle sue funzioni.
Ciao

Bückler propositivo

lunedì 12 dicembre 2011

Lo scudo fiscale e i patti da rispettare.

Caro Johannes,
Nessuno meglio di te sa che sono dalla tua stessa parte.
Ciò non significa, peraltro, che, ferme le questioni di principio e gli obiettivi di fondo, la si debba pensare, sempre, allo stesso modo.
Voglio qui proporre il mio punto di vista in ordine alla ulteriore "tassazione" dei capitali "scudati" che appaiono a molti come il "salvadanaio" da dove attingere per coprire quanto mancante per far quadrare i conti all'interno di un nuovo assetto da dare ad alcuni aspetti della manovra (tra i quali, il più importante, appare il limite delle pensioni da indicizzare).
L'argomento e' oggetto di molteplici commenti e la posizione di molti Buckler decisamente chiara: i patti tra Stato e cittadini sono stati infranti tante volte che una in più non farebbe gridare allo scandalo.
Da Buckler mi permetto di dissentire: c'e' patto e patto, come Buckler sogno una società dove le regole siano rispettate da tutti e le eccezioni per "motivi di ordine superiore", per problemi di "salute pubblica" non possano essere banalizzati e inflazionati come appare, a mio modesto parere, la circostanza che qui si invoca.
L'apparente "anomalia" del punto di vista di un Buckler doc quale mi sento (orgogliosamente) merita un minimo di giustificazione che provo a rappresentare.
Non aiuta a "calarsi nella parte" la considerazione che la tassazione originaria (pochi punti percentuali) fosse decisamente inferiore a quella praticata da altri Paesi.
Sul punto, infatti, giova ricordare che quegli stessi ordinamenti "esosi" sono assai severi e asfissianti nei confronti dell'evasione, molti riempiono le proprie galere con gli evasori fiscali e i detentori di capitali illeciti all'estero hanno buone probabilità di essere scoperti (con annesse conseguenze appena ricordate).
Maggior rischio comporta, evidentemente, maggior costo della regolarizzazione.
Per gli italiani, come sempre, il discorso dei rischi e' (e, soprattutto, era, ai tempi dei vari scudi) completamente diverso, cioè del tutto teorico.
Non dimentichiamolo: non e' stata l'insipienza o, peggio, il "conflitto di interessi" del Ministro delle Finanze a fissare aliquote basse, ma la consapevolezza che il normale "dare/avere" del provvedimento, attentamente soppesato dai potenzialmente interessati, avrebbe portato gettito (incassarlo interamente e' problema diverso che esula da questa sede) solo con un onere adeguato, cioè relativamente basso.
Che l'appetibilità fosse limitata lo conferma la circostanza che, malgrado la bassa aliquota, tanti capitali sono rimasti all'estero senza alcuna regolarizzazione.
Dicevo che questo tipo di patto non può bellamente essere disatteso (ovviamente prescindo da qualsiasi considerazione di tipo morale o, peggio, etica sui titolari di capitali all'estero, molto spesso evasori fiscali ovvero, nelle espressioni peggiori, delinquenti comuni, mafiosi e affini).
Ritengo che, una volta assunta la decisione di venire a patti con chi ha infranto le norme, la REGOLA che governa detto accordo non possa essere infranta a posteriori.
Il perché? Lo stesso che impone la tregua per raccogliere morti e feriti in tempo di guerra, il rispetto dell'incolumità garantita al nemico che si avvicina sventolando bandiera bianca.
Da bambino, affascinato dai film western, rimanevo perplesso quando vedevo personaggi che si sparavano contro prima, poi dialogavano pacatamente sotto il "vessillo bianco" per tornare a tentare di uccidersi reciprocamente un attimo dopo il tentativo di dialogo.
Solo una volta ho "apprezzato" un personaggio che dalla sua postazione e avendo di fronte l'avversario disarmato ma con un fazzoletto bianco in mano, venuto meno ogni tentativo di accordo si rivolgeva all'antagonista, ancora protetto dal segno di tregua, chiedendogli "come pensi di tornare al riparo senza che io ti spari?".
Crescendo ho capito che ci sono "convenzioni" tra gli umani che non ammettono deroghe.
Se un pentito di mafia collabora, ottiene benefici stabiliti dalle legge.
Può essere inaccettabile, apparire ripugnante, ma il compromesso ha una sua "nobile" finalità. Mai si potrebbe pensare di infrangere queste disposizioni a discrezione.
Tranne in quel film di cui non ricordo il titolo, nemmeno nel far west si osava mettere in dubbio la valenza dei principi base.
L'ho fatta anche troppo lunga, ma voglio ribadire che lo scudo e le sue regole ormai sono state scritte, non si può tornare indietro con la constatazione che chi lo ha utilizzato non meritava tanta benevolenza: se cosi' la si pensava lo si doveva dire subito, al momento di fissare la regola, oggi e' troppo tardi.
Facile immaginare l'immediato contenzioso per la possibile incostituzionalità di una disposizione che prevedesse qualcosa di diverso da una imposta di bollo quale quella attualmente prevista.
Gli evasori vanno stanati, fino ad oggi non ritengo si sia fatto con convinzione e con la necessaria "volontà politica".
Su questi aspetti, peraltro, la manovra contiene passaggi assai efficaci e innovativi. La lotta deve esse feroce ma corretta.
L'obiettivo di abbattere l'evasione fiscale e' vitale per la nostra società e ci deve far accettare limitazioni alla consueta "libertà di movimento" e alla privacy, ma pur sempre all'interno di regole precise che, da entrambe le parti, dovranno essere puntualmente rispettate.

Samuel Adams

domenica 11 dicembre 2011

Non c'è peggior sordo di chi non vuol sentire.

Un vecchio detto per un nuovo Governo.
Fa bene a richiamare l'attenzione del Prof. Monti e dei suoi lettori com'è possibile trovare, senza andare tanto lontano, risorse necessarie: dodicesima riga dell'art.19 della manovra.
Non sono d’accordo, nel suo complesso, con i provvedimenti predisposti dal Governo per la lotta all’evasione.
In particolare la tracciabilità e gli importi massimi delle operazioni eseguite con l’utilizzo del contante.
Dovrebbero essere abbassati (inferiore a € 500), lasciando comunque la possibilità ai pensionati di riscuotere la pensione in contanti.
Con riferimento al limite di importo che si intende porre alle operazioni in contanti (si parla di € 1.000) aggiungerei una ulteriore iniziativa, finalizzata esplicitamente alla individuazione dei possessori di banconote da € 500.
Come le sarà noto nel mese di luglio proprio la Banca d’Italia ha pubblicato, in un rapporto dell’UIF (Unità di Informazione Finanziaria), che la banconota da € 500 è un potenziale strumento di riciclaggio.
La sua circolazione corrisponde al 19% del nostro PIL, cioè 288 miliardi di euro.
C’è solo una moneta, tra le grandi valute occidentali, a superare il mega taglio da 500 euro: quella svizzera, con la sua ammiraglia, anche lei di color violetto, da mille franchi (851 euro).
Tutto ciò premesso, vengo alla mia idea.
Suppongo che al fine di raggiungere gli obiettivi prefissati dalla legge, sarebbe necessario che la BCE dichiarasse il “fuori corso legale” della banconota da € 500, impedendone l’utilizzo e obbligando contemporaneamente i possessori a recarsi agli sportelli bancari per il cambio in banconote di taglio inferiore.
Per tale operazione scatterebbe l’obbligo (normativa antiriciclaggio) dell’identificazione dei presentatori delle predette banconote e la segnalazione dei dati anagrafici, dei richiedenti l’operazione, alle Autorità competenti (Guardia di Finanza, Agenzia delle Entrate) per i successivi adempimenti di controllo e verifica.
A mio parere il minimo prospettato di € 1.000 resta una soglia troppo alta.
Infine le segnalo che avrei alcune altre idee circa l'utilizzo del Debito Pubblico e altro.
Appena possibile sottoporrò il tutto alla sua attenzione.

Intanto ringrazio dell’attenzione e porgo cordiali saluti.

Rino Impronta.

Ecco come si può colpire chi di sacrifici ne fa pochi

Caro Direttore,
Bückler era molto fiducioso prima di questa manovra.
Già immaginava di potersi dare di nuovo alla macchia.
La lotta all’evasione iniziata in modo serio (almeno nelle intenzioni del nuovo governo) e la presenza di Bückler ormai inutile.
Finalmente, un meritato riposo.
Certo, coniugare rigore, crescita ed equità in una manovra lacrime e sangue era impossibile, ma la soluzione era abbastanza semplice. Bastava, almeno per una volta, sbilanciare la manovra verso tutti coloro che di sacrifici in questi anni ne avevano fatti ben pochi.
Purtroppo non è andata così, almeno per il momento.
In compenso si sono varati provvedimenti nei quali, parliamoci chiaro, non ci voleva molto a capire quanto poca equità ci fosse.
Parlo per esempio della mancata indicizzazione delle pensioni superiori ai 936 euro lordi.
In queste ore si sta discutendo dove trovare risorse per arrivare a coprire almeno i 1400 euro lordi (ah beh allora!).
Ebbene, Bückler, il cittadino che non capisce, sa dove trovarli i soldi.
Nella dodicesima riga dell’art. 19 della manovra alla voce ”Imposta sulle attività emerse a seguito della normativa dello scudo fiscale”.
Ma dai, così è troppo facile. Ero capace anch’io. Che ci voleva. Appunto.
Nella stessa riga ci sono due numeri che bastano a spiegare molto a noi cittadini (visto che queste cose non le capiremo mai, siamo limitati che volete).
Il volume delle attività emerse, che tradotto significa il volume dei capitali scudati in precedenza, è pari a 182,5 miliardi.
Avete capito bene, ma ve la riscrivo in lettere per spiegarlo meglio.
CENTOTTANTADUEMILIARDI,CINQUE.
L’altra cifra è 1,5%. La nuova aliquota richiesta dopo quella già attuata del 5%.
Che per la cronaca è complessivamente un quarto della più bassa aliquota IRPEF di un lavoratore dipendente o pensionato.
Questa nuova aliquota porterà nelle casse 2,1 miliardi, ma in due rate.
Una nel 2012 e una nel 2013 (forse per non disturbarli troppo, vuoi mai).
Quanto viene chiesto ai pensionati col mancato adeguamento delle pensioni nel 2012?
2,8 miliardi.
Evvai.

Un caro saluto

Johannes Bückler


Leggi la lettera sul Corriere della Sera

sabato 10 dicembre 2011

Lettera a Babbo Natale

Caro Babbo Natale,
quest'anno la tua festa non potrà, per tante famiglie e imprese, essere la stessa di sempre, ma sara' vissuta con tanta malinconia dentro.
I motivi li conosci, questa crisi senza fine non lascia spazio all'allegria.
Festeggeremo ma con tanta paura di cosa accadrà nel prossimo anno e nel nostro prossimo futuro.
Non voglio rinunciare comunque ad esprimerti i miei desideri e le mie aspettative di doni per questo Natale.
Il mio primo desiderio sarebbe che tu entrassi nei cuori di chi ci governa, di chi ci comanda e che li convincessi a commissariare le banche, imponendo regole rigide e trasparenti di condizioni anti-crisi a supporto aziende e famiglie.
I baroni che dirigono il mondo economico-finanziario, oggi contano più delle istituzioni politiche nazionali .
Sono liberi di applicare le commissioni e gli spread che vogliono a piacere, senza alcun controllo da parte delle autorità, perche' loro sono sopra le autorità.
Ci stanno massacrando con costi sempre crescenti, inventando commissioni nuove ogni giorno, stanno mettendo in ginocchio famiglie e aziende in un momento in cui, invece, dovrebbero bloccare i costi, fermare alla solo quota interessi il pagamento di mutui e finanziamenti vari per almeno i prossimi 3 anni, per permettere a tante famiglie e aziende di alzare la testa e avere speranza di sopravvivere oltre a questa crisi che sta devastando la liquidità a tutti.
Il secondo desiderio che ti esprimo è che mi piacerebbe, domattina, svegliarmi in un paese diverso, dove la massa enorme di denaro che noi privati e aziende con le tasse continuamente travasiamo al nostro Paese, trasformandolo così in denaro pubblico da usare per il bene e il fabbisogno di tutti noi, non venisse in gran parte dissolto in mille sprechi di mala gestione e privilegi, ma venisse interamente utilizzato per il buon funzionamento di tutti i comparti della nostra Italia.
Vorrei che tu facessi ragionare i politici ora preposti al nostro salvataggio economico, facessi loro capire che se si vuole rilanciare l'economia uno sforzo lo deve fare per primo la politica dando esempio di austerità e di tagli di costi assurdi e non giustificati, abbassando le tasse, così da incentivare i consumi che a loro volta danno slancio alle produzioni industriali e commerciali e artigianali.
Caro Babbo Natale vorrei che tu facessi capire loro che è troppo facile trovare risorse aumentando le tasse e rincarando i carburanti e non tagliando sprechi, perchè cosi' togliamo quel poco di reddito che serve per garantire una decorosa vita a tante troppe famiglie e aziende.
Abbiamo il costo del lavoro tra i più alti in europa e gli stipendi netti tra i più bassi in europa, con tante famiglie che non arrivano a fine mese e alle quali perfino una visita medica per un figlio diventa un lusso.
Il terzo desiderio, caro Babbo Natale, è quello che tu convincessi il tesoriere che paga gli stipendi al capo dello Stato e a tutti i senatori e deputati,c onsiglieri regionali e provinciali, di pagare con 12 mesi di ritardo, media nazionale dei ritardi dei pagamenti da parte dello Stato.
Sarebbe un regalo grandioso a tutta l'Italia che lavora e produce e ha rapporti con le pubbliche amministrazioni e sta aspettando pagamenti o rimborsi che non arrivano mai.
Sarebbe un'opera buona di riflessione per chi ci governa, cosi' capirebbero cosa prova una famiglia e un'azienda ad aspettare.
Un grazie anticipato se ci fai questo regalo, anche perchè cosa vuoi che sappiano i nostri politici pagati con stipendi a peso d'oro dei problemi delle famiglie e delle aziende per far fronte alle mille spese di gestione di ogni mese?
Il quarto regalo che ti chiederei, anche se un po' audace come richiesta, è che tirassi le orecchie e non poco al ministro della giustizia, ai magistrati, a chi detta le regole dei tribunali, dove il cittadino onesto è sempre più spesso perdente come soddisfazione e i delinquenti sempre piu' spesso assolti e subito a piede libero.
Caro babbo Natale ti raccomando, fà capire loro il malcontento dei cittadini e delle imprese nei confronti di uno stato che non tutela, fai capire la delusione delle forze dell'ordine, sfiduciate da leggi che assolvono i delinquenti,d ove ci sono i distinguo sul rubare, fino a 5.000 euro non sarebbe punibile, oltre punibile, dove per chi truffa ci sono parametri di pena o assoluzione piena.
Caro Babbo Natale, stiamo discutendo di Europa, perche' tanti stranieri fanno razzie in Italia e non a casa loro?
Risposta scontata, a casa loro la galera è senza chiavi di uscita e certezza di pena, qui in Italia invece la giustizia è un optional a discrezione dei magistrati.
Trova tu il modo di far capire questo a questi funzionari della giustizia, magari facendoli cadere in qualche truffa o furterello con scasso o scippo o assegno a vuoto o fallimento.
Fai loro toccare con mano che la giustizia deve essere amministrata in modo più severo e con certezza di pena in uno stato di diritto.
Il quinto regalo che ti chiederei è che riformassi il sistema fiscale, dando le stesse regole immediatamente a tutta l'Europa, cosi' da ripartire insieme con le stesse imposizioni uguali per tutti i cittadini e imprese europee.
Tutti indistintamente, privati e imprese, la possibilità di avere partita doppia e di portare a detrazione l'Iva pagata, così da combattere l'evasione fiscale.
Oggi in Italia la il fisco non stana mai l'evasore sconosciuto, ma colpisce con imposte dirette e indirette tutti i lavoratori e le imprese note, quelle che cercano di rispettare le regole e che danno lavoro consentendo a tante famiglie una vita decorosa.
Il risanamento dell'economia in Italia parte anche attraverso una maggiore privatizzazione del lavoro, portando nel settore pubblico le stesse regole di produttività ed efficenza che regolano il lavoro privato.
Concludo sperando che tu Babbo Natale suggerisca alla Befana di seppellire sotto il carbone
(ardente) tutti quelli che ci hanno portato in questa condizione.

Un Buckler propositivo

mercoledì 7 dicembre 2011

La nave Euro nella tempesta.

Caro Direttore,
approfittando della consueta ospitalità Bückler vorrebbe fare una piccola divagazione sull’Euro.
Quando si decise di varare il transatlantico di nome Euro sostituendo le barchette che ognuno usava per navigare in Europa, Bückler aveva qualche dubbio.
Già il fatto che la Germania fosse pappa e ciccia con la Francia non gli andava giù, e non solo perché gli stessi francesi avevano pensato bene di tagliargli la testa nel lontano 1803.
I motivi erano diversi, non ultimo il fatto che non si comprendeva bene sia la rotta che la composizione dell’equipaggio, comandante in testa.
Probabilmente se alcune diffidenze di allora fossero state ascoltate ora la navigazione sarebbe più tranquilla.
Dimentichiamo però il passato.
Oggi che la nave Euro è stata varata, che bene o male è rimasta a galla malgrado sia stata nel corso degli anni sballottata di qua e di là, ora che dalla burrasca è finita in una tempesta di notevoli dimensioni, Bückler non capisce (e quando mai comincerà) il perchè tutti si affannino a dare per certo l’affondamento invece di darsi da fare per tenerla a galla 'sta benedetta o maledetta nave.
Vede gente che corre avanti e indietro generando solo allarmismo.
Altri che vorrebbero abbandonare la nave che, con la tempesta in atto, sarebbe un autentico suicidio.
Qualcuno che vorrebbe prendere decisioni riunendo il comandante e solo chi è imbarcato in prima classe senza coinvolgere tutto l’equipaggio, la seconda e la terza classe, chi sta in cambusa e chi nella sala motori.
C’è addirittura qualcuno che fa il tifo affinché la nave affondi, dimenticando che il mare sottostante è infestato da autentici pescecani.
Caro direttore, qui tutti si devono mettere in testa che la priorità assoluta è trovare il modo di tenerla a galla sta benedetta nave.
Cercare in tutti i modi di stabilire la rotta, l’inclinazione, chi fa cosa e come.
Dimenticare la pretesa di contare di più solo perché si è alloggiati in prima classe.
Smetterla di litigare su chi ha pagato il biglietto, su quanto ha pagato o su chi è salito magari clandestinamente senza averne i requisiti.
Dobbiamo fare sacrifici e metterci anche ai remi tutti se ce ne fosse bisogno.
Una volta arrivati in acque tranquille e ancorati al porto più sicuro allora e solo allora ognuno potrà scendere e andare per la sua strada, o come Bückler spera, si possa far tesoro degli sbagli fatti nella sua costruzione e gestione.
Magari riparare i danni e proseguire con una nave più sicura e un equipaggio più preparato.
Un caro saluto

Johannes Bückler

P.S. Un invito al comandante della nave Euro. Oltre a chi è imbarcato in prima classe provi ad ascoltare qualche italiano che sta in seconda classe. Forse gli italiani sanno poco di fisco e di come far pagare le tasse a tutti, ma viste le migliaia di Km di coste e la secolare tradizione marinara vuole mai che siano proprio loro a trovare la soluzione per portarci in acque più tranquille.

Quattro spiccioli chiesti agli evasori. Il resto pagato dai soliti noti.

Caro Direttore,
quasi al termine di quella che generalmente viene definita "luna di miele" conosciamo i contenuti della manovra, che stante le cose, sarebbe meglio tornare a chiamarla "stangata" non crede?
Però ci è stato detto che la nave sta affondando e quindi, quando ciò accade, non si sta tanto a guardare per il sottile. Purtroppo, e credo non sia solo un'impressione di Bückler, se questi sono i provvedimenti, qualcuno continuerà beatamente a gozzovigliare in prima classe, con orchestra annessa, mentre altri dovranno fare i soliti duri sacrifici per tenera a galla la baracca. Mi sto riferendo naturalmente alla lotta all'evasione.
Un'analisi veloce.
CONDONI: La prima misura è in pratica un non misura. I condoni escono dal lessico politico. Bene, ma non dimentico che la stessa frase è stata pronunciata da tutti i governi che si sono succeduti negli ultimi 40 anni.
TRACCIABILITA': Ritengo l'asticella a 1.000 euro ancora relativamente alta.
Più giusto sarebbe stato scendere a 300 euro eliminando definitivamente, come già fatto in altri Paesi, la circolazione delle banconote da 500 euro.
Prima di dire che è sbagliato qualcuno pensi al grado di corruzione (stimata in 60 miliardi l'anno) che ha ancora questo Paese Nemmeno la frase pronunciata dal viceministro Grilli per spiegare il provvedimento mi soddisfa. Non basta dire "E' intenzione del governo sollecitare il mondo bancario e i provider a una "revisione delle commissioni per i pagamenti elettronici". Era meglio subordinarlo allora, visto che non ci devono essere, in questo caso, commissioni di qualsivoglia.
SCUDO FISCALE : Si chiedono 2,1 miliardi agli evasori e il resto ai soliti noti. Se proprio bisognava rompere i patti, tanto valeva romperli del tutto con una richiesta superiore.
GRANDI PATRIMONI : Testualmente da Monti. "con i ministri avevamo pensato di dichiarare che mettiamo subito all'opera dei meccanismi conoscitivi nuovi che ci permetteranno tra due anni di avere un'imposta come quella francese sulle grandi fortune: avremmo ottenuto forse tra due anni un po' di gettito, ma oggi avremmo avuto un po' di fuga...". Che dire. Mi sembra chiaramente una resa di cui avremmo sinceramente fatto a meno.
IRPEF: Non aumenterà. A parte un aumento di quella regionale che passerà dallo 0,9" all'1,23%. Ci dicono che servirà a compensare il mancato gettito IRAP relativo all'assunzione di giovani e donne. Della serie, io do una cosa a te, tu dai una cosa a me, ma sempre tra i soliti. Noti purtroppo.
COSTI DELLA POLITICA: Cosa c'entra col Fisco? Niente. Tanto non c'e altro da aggiungere.
Caro direttore, vero che questa manovra andrà valutata nel suo complesso.
Vista la situazione e il futuro già scritto (leggi aumenti Iva, Imu, Ici, accise e quant'altro) direi che il lavoro necessario a tenere a galla la nostra nave sia appena cominciato. Credo però, e Bückler lo ripeterà finché avrà fiato, non è giusto che, mentre qualcuno cerca disperatamente di tapparle una volte per tutte ste benedette falle, qualcun altro se ne stia comodamente sdraiato in cabine di prima classe a sorseggiare champagne.
Un caro saluto e a presto.

Johannes Bückler


Leggi la lettera sul Corriere della Sera

MONTI E L'EVASIONE FISCALE

C’è un articoletto di Ivo Caizzi, sul Corriere di ieri, (che potete leggere qui), che rappresenta la delusione per i provvedimenti del Governo Monti di fronte all’evasione fiscale. Gli ho scritto per esprimere il mio consenso e qui riporto la mia lettera:
Condivido i contenuti del Suo articolo apparso sul Corriere di oggi. Anch’io mi sarei atteso misure più incisive contro l’evasione fiscale.
E mi dolgo per la mancata adozione di misure efficaci ed energiche.
Ne cito alcune:
1) Insegnamento dei principi fiscali nelle scuole medie inferiori e superiori, non solo per formare una coscienza sociale, ma anche per la mera conoscenza tecnica dei meccanismi che governano la fiscalità (Lo Stato non ha mai ritenuto utile spiegare al popolo a che serve lo scontrino fiscale e il popolo sovente lo lascia sul banco dell’esercente come non lo riguardasse).
2) Confronto dei redditi percepiti dal soggetto fiscale negli ultimi 10 anni con il valore dei beni acquisiti nello stesso arco temporale.
3) Contrastare la diffusa tendenza, da parte di artigiani e prestatori d’opera, a fatturare ad aziende (per raggiungere la congruità agli studi di settore) le prestazioni sulle quali i privati non hanno accettato il carico dell’iva, con gravissimo danno per l’Erario. (il fenomeno sarà più acuto prossimamente con l’elevazione delle aliquote iva).
4) Imporre alle compagnie di assicurazione che il risarcimento di danni avvenga sulla base non di semplici preventivi, ma di regolari fatture.
5) inviare guardie della finanza in borghese presso esercizi, in incognita, per constatare la tendenza ad omettere lo scontrino fiscale;
6) Rendere il cittadino corresponsabile (e quindi sanzionabile) per il mancato ricevimento dello scontrino o ricevuta fiscale.
Potrei andare oltre. Sono piuttosto scettico sul fatto che i limiti di tracciamento dei pagamenti rappresenti un freno all’evasione.
Vorrei proprio vedere l’idraulico costretto a fare fattura solo per paura che il cliente privato lo paghi con bonifico!!! Pia illusione.
Mi stupisco del Prof. Monti e dei suoi collaboratori.
Intanto mia sorella proprio oggi ha pagato l’oculista in nero (120 Euro) solo perché l’oculista non aveva la segretaria a compilare la ricevuta e solo perché mia sorella non ha avuto il coraggio di chiederla.
Probabile che tutti i clienti dell’oculista se ne siano venuti oggi senza ricevuta!
Intanto proprio due mesi or sono l’edile che ha fatto un lavoro di alcune migliaia di Euro sul mio condominio, ha preteso il pagamento in denaro contante e da molti aspetti del fatto, ho ben capito (da ex amministrativo) che non ha alcuna intenzione di contabilizzare la copia del documento fattura che ci ha rilasciato (e noi l’iva l’abbiamo pagata).
Caro Signor Caizzi, siamo molto lontani.
A volte, non potendo credere che i vari Tremonti, Befera, Monti e chi altro siano degli emeriti imbecilli (in quanto forniti di titoli e curricula), debbano inevitabilmente essere ispirati da valori che non sono quelli giusti.
La ringrazio se ha letto e La saluto cordialmente.

Giorgio Pellegatti / Cittadella (PD), un Bückler



martedì 6 dicembre 2011

Finanziaria ? Siamo alle solite!! Proviamo a cambiarla!!

Caro J.B.,
assisto senza parole alla presentazione della nuova finanziaria salva Italia del governo presieduto da Monti.
Ci siamo conosciuti con l'aneddoto dei piccoli colibrì che portano gocce d'acqua per tentare di spegnere l'incendio di questa crisi che devasta l'Italia.
Eravamo consci dell'esiguità di quelle gocce di fronte al rogo catastrofico, ma anche che era importante provare a contribuire a questo fine con le nostre mail nel tuo blog.
Non è che la crisi sia nata adesso, da tempo covava sotto le ceneri di un capitalismo malato, di una corsa delle famiglie e delle imprese al benessere al di sopra delle nostre reali possibilità, ma oggi sull'orlo del baratro, ascoltando queste misure la prima idea che mi è passata per la mente, è stata di costruire un altro aneddoto che ti illustro per cercare di dare il mio contributo per migliorare questa finanziaria.
Troppe le contraddizioni e troppo facile pensare di risolvere i problemi con nuove tasse, oggi la famiglia come l'azienda in Italia ha bisogno di altro per ripartire!
Mi sono immaginato il Primo Ministro Monti alla guida di una grande autocisterna carica di enormi quantità d'acqua sufficiente a domare le fiamme di questa crisi.
A riempire questa cisterna gigantesca hanno contribuito tutti i cittadini di tutte le classi sociali e le imprese, chiamati dalle vecchie e nuove tasse a dare il loro contributo.
In teoria quindi l'incendio dovrebbe avere le ore contate, ma in realtà purtroppo la cisterna è obsoleta e piena di buchi, ma cosi' tanti buchi che in poco tempo si disperderà tutto il contenuto, rendendo vano sia il lavoro di raccolta risorse prima che di spegnimento crisi dopo.
Allora mio caro amico J.B. proviamo a dare ancora una volta il nostro contributo al ministro Monti suggerendo di provare ad avere il coraggio di varare una finanziaria nuova nei contenuti,
che inverta quanto negli anni passati è stato fatto dai governi precedenti, cioè provare a risanare l'Italia tappando prima le falle che erodono quanto i contribuenti versano.
Oggi ancora una volta abbiamo visto varare una proposta di finanziaria che invece di colpire gli sprechi, i costi gonfiati degli appalti e i privilegi e gli ammanchi nella gestione del patrimonio pubblico, colpisce i cittadini, i lavoratori, i pensionati, le imprese, aumentando le imposte.
La mia idea che ti giro nella speranza che il primo Ministro legga il tuo blog è di usare gli apparati di stato come Polizia, Carabinieri e soprattutto Guardia di Finanza per controllare gli uffici comunali, le spese delle Provincie, delle Regioni, le spese della sanità, gli appalti pubblici di ogni settore di ogni ordine e grado di importo, annulli i privilegi dei politici dal doppio lavoro connesso al potere, cosi' da cominciare ad eliminare gli sprechi che gridano vergogna agli occhi dei contribuenti.
Sono convinto che solo attraverso questo lavoro di controllo riusciremo a fondare le basi per un risanamento vero dell'Italia, senza mettere ancora una volta e inutilmente le mani nelle tasche degli italiani.
Quanti milioni di euro ogni anno gli uomini della Guardia di Finanza portano a casa con il controllo dei bilanci e dei libri contabili delle aziende oggetto di verifica?
Non ho i dati corretti ma penso moltissimi,ma sono convinto che l'utilizzo del loro severo e ferreo lavoro di controllo in tutti gli appalti pubblici porterebbe numeri doppi, tripli di risultato a beneficio dell'azienda Italia.
Concludo con il mio sogno nel cassetto per costruire un'Italia migliore cioè l'utilizzo della Guardia di Finanza anche in soccorso e aiuto delle famiglie e delle aziende oggetto di truffe e insoluti e fallimenti di comodo, perchè oggi tutti noi cittadini abbiamo bisogno più che mai di tutela, di protezione, di salvaguardia dei nostri diritti da parte dello stato, che deve si' chiedere ma anche deve tutelare.
L'evasione fiscale si combatte anche con il controllo della spesa pubblica nei pubblici appalti. Ricordiamocelo.
Ciao

Un Bückler propositivo


sabato 3 dicembre 2011

I Maia avevano previsto tutto!!!


Ciao J.B.,
alcuni anni fa, pensando all'avvicinarsi della data fatidica del dicembre 2.012, indicata come fine del mondo dai Maia, io ridevo.
Oggi mi rendo conto che avevano ragione e previsto giusto.
Anzi probabile che questa fine di un mondo economico sia stata anticipata al 2011.
Un terremoto finanziario senza precedenti, uno tsunami di una potenza devastatrice terrificante, sta sconvolgendo le nostre abitudini, i nostri stili di vita, i nostri rapporti personali, il nostro lavoro, insomma attorno a noi stanno crollando tutte le certezze economiche di ieri.
Mi sono reso conto che è pura illusione parlare di crisi e a che punto siamo di questa crisi..se ne siamo fuori..quanto durera', etc, etc.
Il mondo economico di ieri è finito, distrutto, dobbiamo rassegnarci che questo scenario di crisi sociale è il presente e sara' il nostro futuro.
In questo contesto mondiale nuovo dobbiamo riscrivere le regole di tutto: economia, sistema bancario, sicurezza, finanza, regole del lavoro, previdenza sociale, giustizia, sanità, questo se vogliamo dignitosamente sopravvivere a questa crisi.
Il paragone che ti porto, sentendo parlare oggi di manovre e di aggiustamenti per trovare fondi, è una corsa automobilistica per nazioni dove l'Italia deve arrivare al traguardo seguendo le indicazioni della comunità europea.
La nostra auto potrebbe essere una RED BULL, la migliore monoposto della formula uno, ma la pista di gara è una da cross piena di buche e salti.
Che dovremmo modificare alla nostra auto per tentare di portare a termine la corsa?
Nulla, nessuna modifica è possibile, nessun aggiustamento, troppo diversi gli assetti da pista da quelli necessari nel cross, quindi pochi metri e avremmo distrutto tutto. Questo paragone serve a capire quante parole per niente e di quante promesse fasulle, di quanti aggiustamenti senza logica stanno mettendo in atto i nostri attuali politici europei e italiani per uscire da questa crisi mondiale.
E' cambiato il mondo!!
Questo devono capire i nostri governanti preposti a guidare questo momento di passaggio tra 2 mondi economici, quello passato e quello futuro.
Bisogna voltare pagina e presto, tutto è da rifare radicalmente per riposizionarci dignitosamente in questi nuovi scenari di economia politica mondiale.
Dobbiamo far presto a far capire questo o sarà veramente la fine di tutto questo mondo economico, giuridico e sociale che fino ad oggi abbiamo costruito.
In fretta dovremo adeguarci al nuovo mondo, nato dalle ceneri del passato, cambiando tutti i nostri stili di vita anche nel campo dei regolamenti sociali, nell'istruzione, nella previdenza, nel lavoro, nella giustizia, nella politica, nella lotta all'evasione, nella sicurezza, nella salvaguardia dello stato di diritto,dove legge sia legge e finalmente legge uguale per tutti.
Il tuo blog è nato come elogio alla lotta all'evasione, deve diventare elogio al controllo della spesa pubblica, lotta durissima agli sprechi, ai privilegi dei politici e alla mala gestione di tutte le incontrollate spese pubbliche in tutti i settori che erodono quanto i contribuenti versano.
La crisi mondiale ha accentuato fenomeni come Immigrazione regolare e clandestina e questo ha creato problemi nuovi al territorio come aumento di fenomeni dolosi come malavita, furti e attentati alla nostra sicurezza e per questo giusto introdurre nuove norme dove certezza e fermezza nelle pene scoraggino i potenziali aspiranti malavitosi,
Lo stesso nei rapporti commerciali, industriali e artigianali, dove chi froda o non paga o truffa non ha alcuna pena e si beffa della legge che paradossalmente lo tutela.
Davanti agli occhi di tutti finisce in galera chi ruba per fame in un supermercato, ma chi evade o non paga fornitori per cifre da poche migliaia fino a milioni di euro, gira in abiti griffati riverito da un sistema giudiziario che protegge questo tipo di delinquenti.
Questo caro amico J. B. dovrebbe essere il nostro lavoro, illuminare le menti, proporre idee per cambiare tutti i regolamenti di ieri e riscrivere la Costituzione Italiana adeguandola al nuovo mondo economico e sociale di oggi e di domani.
Ciao
Flavio