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giovedì 15 gennaio 2015

Noi ci abbiamo provato.


Caro Johannes,
oggi sul Corsera si legge che ”In Italia il numero di biglietti da 500 euro «è crollato», le banconote da 500 e 200 euro «sono sostanzialmente sparite» e quelle da 100 «si stanno riducendo». Lo ha detto il governatore della Banca d’Italia, Ignazio Visco, intervenendo dinanzi alla commissione Antimafia.
Inoltre è possibile leggere (sempre sul Corsera di oggi 15 gennaio) l’articolo dove di fatto i giudici della Corte di giustizia europea, dichiarano la compatibilità con i trattati europei, l’iniziativa del Presidente della BCE (Draghi). Lo stesso ha in animo la realizzazione del programma di salvare l’euro: il ben noto QE (Quantitative easing) acquisto massiccio di bond, debito sovrano incluso, che la stessa BCE ha dichiarato di voler realizzare ormai da mesi. Anche su questo argomento avevo sottoposto alla sua attenzione alcune mie riflessioni - riguardavano i pensionati e il sistema PMI (e poi da lei gentilmente pubblicate in data 26 e 31 gennaio 2012 ) - in linea con quelle che dovrebbero essere approvate in questi giorni.
Con riferimento alla prima notizia, (banconote da € 500) ricordo che lo avevamo affermato noi, nella nostra riflessione (pubblicata in data 15 maggio 2013). In pochi ci hanno creduto. Tant’è che abbiamo investito del problema la BCE (con una nota scritta inviata all'attenzione del Presidente della BCE in data 25 luglio 2013). Sensibile al problema, abbiamo ricevuto una risposta (in data 14 ottobre 2013) sull’argomento dal Direttore presso la Direzione Banconote della BCE, Dr. Ton Roos, con la quale si ribadisce che di fatto la BCE svolge un servizio per la collettività (europea) nel distribuire la banconota da € 500. Per questo motivo ritiene inopportuno ritirare ed eliminare dalla circolazione la predetta banconota. In effetti la nostra proposta riguardava una "sostituzione" e non una "eliminazione" di un taglio.
Comunque ritengo la risposta della BCE molto politica e poco tecnica. Peccato perché abbiamo perso altro tempo e nel frattempo l’evasione è aumentata notevolmente. Sull’argomento avevo richiamato anche l’attenzione di alcuni nomi importanti del giornalismo italiano (editorialisti ed esperti in economia del Corsera).
Purtroppo è rimasto tutto lettera morta. Ma noi Buckler siamo testardi e ritorniamo alla carica, riproponendo alla BCE l'operazione, non mancando di sottolineare che da qui in avanti, in Italia e in tutta Europa aumenterà la liquidità (vedi le decisioni della Svizzera, prime possibili conseguenze: interruzione della delocalizzazione di imprese italiane, per il notevole aumento dei costi di gestione). Quindi sarà molto più facile riciclare o trasferire in Paesi più tolleranti (appartenenti alla Black List) somme importanti, di personaggi o gruppi importanti, amici degli amici, poteri forti, intoccabili. Mi chiedo sempre quale rischio corriamo nel toccare e trattare questo argomento (Charlie Hebdo fa scuola). Però è necessario che qualcuno lo faccia.
Per porre la parola fine a questo fenomeno endemico del nostro Paese e di tanti altri, sarà dura, ma se si vuole affrontare a viso aperto i colossi dell’evasione e dell’elusione, gli strumenti ci sono, è solo questione di volontà.

Rino Impronta

La riflessione inviata alla BCE >>>>>                         La risposta della BCE >>>>>

La nostra proposta non era poi così campata in aria visto che "con l’entrata in vigore della direttiva del 4 maggio 2016, la Bce ha sancito la fine della produzione della banconota da 500 euro, stabilendo l’esclusione di questo taglio dalla serie Europa. A partire dal 27 gennaio 2019, pertanto, 17 delle 19 Banche Centrali dell’Eurozona cesseranno di emettere la banconota viola".
Inoltre 
"Le ragioni alla base di questa decisione, da parte della Bce, sono dettate dalle preoccupazioni che questa banconota possa facilitare le attività illegali."
Già. 




lunedì 20 agosto 2012

Caro Johannes, Buon Compleanno.


Buongiorno.
Leggendo la sua lettera, apprendo che oggi si festeggia il primo anniversario della nascita del suo personaggio con la pubblicazione della prima lettera sul Corsera.
Auguri, ringraziandola per quanto ha fatto per noi seguaci e attenti lettori delle sue considerazioni.
Non mancherei di ringraziare anche il Direttore del Corsera (F. De Bortoli), che ha creduto e avuto fiducia nelle sue parole.
In quest’anno (poco felice per noi italiani) di cose ne sono accadute.
Quasi tutte riguardano il cattivo andamento dell’economia in generale.
In particolare per l’Italia che si è ritrovata nel gruppo del “PIGS” con pessimi giudizi delle Società di rating e prospettive negative (outlook negativo) per la nostra economia.
Tutto sembra di difficile o impossibile soluzione.
Conviene vedere il bicchiere sempre mezzo pieno.
Spero che qualcuno leggendo, questa mia riflessione possa dare una risposta al seguente quesito: siamo certi che l’uscita della Grecia dall’Eurozona, servirà a sanare la sua economia e quella degli altri Paesi?
Ho delle grosse perplessità.
Avrei voluto segnalare qualche iniziativa utile da realizzare da parte delle Autorità competenti per sostenere o aumentare la lotta all’evasione.
Mi viene solo di segnalare la pubblicazione di alcuni dati relativi al fenomeno da parte dell’UIF (Ufficio Informazioni Finanziarie) presso la Banca d’Italia.
Il rapporto conferma che la banconota da € 500 rappresenta “un potenziale strumento di riciclaggio”.
Parere condiviso anche dal Dott. Grasso, Procuratore Capo della DIA, in una trasmissione televisiva (Gli intoccabili - La7- lotta alla mafia e ai capitali prodotti dalla stessa).
Infine la dichiarazione del Presidente della Corte dei Conti Giampaolino fatta di recente in Parlamento: «La dimensione dell'evasione fiscale in Italia è pari al 18% del prodotto interno lordo, che ci pone al secondo posto nella graduatoria internazionale, che è guidata dalla Grecia».
La circolazione della banconota da 500 euro corrisponde al 19% del nostro PIL, cioè 288 miliardi di euro.
C’è solo una moneta, tra le grandi valute occidentali, a superare il mega taglio da 500 euro: quella svizzera, con la sua ammiraglia, anche lei di color violetto, da mille franchi (851 euro).
Ritorno con il mio progetto già segnalato sul blog l’11 dicembre scorso (Non c’è peggior sordo di chi non vuol sentire).
Basterebbe che la BCE dichiarasse il “fuori corso legale della banconota da € 500”, impedendone l’immediato utilizzo e obbligando contemporaneamente i possessori (appartenenti ai Paesi dell’Eurozona) a recarsi agli sportelli bancari per il cambio in banconote di taglio inferiore.
Per tale operazione scatterebbe l’obbligo (normativa antiriciclaggio) dell’identificazione dei presentatori delle predette banconote e la segnalazione "immediata" dei dati anagrafici, dei richiedenti l’operazione, alle Autorità competenti (Guardia di Finanza, Agenzia delle Entrate) per i successivi adempimenti di controllo e di verifica.
Comunque per la sua realizzazione andrebbe affrontato lo spinoso problema delle banconote (sempre del taglio da 500 euro) depositate nelle banche svizzere e il loro versamento (rientro) agli sportelli delle banche italiane.
Per la soluzione di questo problema sarebbe sufficiente inserire una norma aggiuntiva all’accordo che si sta concludendo con Berna sulla tassazione dei non residenti.
Ovviamente il progetto andrebbe perfezionato nei suoi particolari.
Intanto rilancio l’idea.
Un augurio di cuore di buon proseguimento e buon lavoro al simpaticissimo e laborioso Johannes.
Rino Impronta

venerdì 6 gennaio 2012

Aiuti per la lotta all'evasione fiscale.

Buongiorno.
Mi permetto di rispondere alla provocazione contenuta nell’articolo pubblicato oggi sul Corsera a firma di Paolo Foschi “Disoccupato un giovane su tre”. Mi viene subito in mente l’esercito di laureati in giurisprudenza ed Economia e commercio disoccupati.
Che cosa c’entrano? Molto semplice.
Vogliamo combattere l’evasione in modo intelligente? Bene.
Nei recenti provvedimenti del Governo sono stati riconosciuti all’Agenzia delle Entrate più poteri per combattere l’evasione (redditometro, tracciabilità del contante, controlli incrociati sui c/c). Per lo svolgimento di tali incombenze l’Agenzia ha bisogno di più risorse da assegnare a tali compiti.
Tra l’altro risulta che vi sono più pensionamenti che assunzioni.
Sarebbe interessante coinvolgere i tanti giovani disoccupati offrendo loro uno “stage” e affiancandoli ai vari Funzionari per svolgere e supportare tutta l’attività di controllo fiscale.
Potrebbe risultare un qualificato aiuto spendendo poco e ottenendo magari importanti risultati nella lotta all’evasione.

Ringrazio per l'attenzione e porgo cordiali saluti.

Rino Impronta