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giovedì 18 settembre 2014

La Macchina del tempo. Anni 1995-2000 Il Coni.


"C.O.N.I, Comitato Olimpico Nazionale Italiano" 

C.O.N.I, Comitato Olimpico Nazionale Italiano, è un ente pubblico non economico disciplinato da norme caratterizzate dal perseguimento di un fine pubblico.
E meno male.
Nel 1995 il bilancio registra un buco di 27 miliardi di Lire. Nel 1996 il buco sale a 53 miliardi di Lire. Nel 1997 il buco è di Lire 44 miliardi. Nel 1998 sale a 145 miliardi di Lire. Nel 1999 a 198 miliardi e nel 2000 il buco tocca la quota di 227 miliardi.

Tranquilli, il segno meno è  ricorrente nei bilanci, ma qualche segno più c’e. Eccome se c’e. Per esempio le assunzioni hanno sempre il segno più. (Il Coni ha circa 3.000 dipendenti). Per non parlare degli enormi aumenti dati ai dipendenti e degli immensi sprechi. Delle continue promozioni di massa del personale, per esemio. Per questo lo Stato deve continuamente metterci una marea di soldi. Soldi che servono anche a pagare il sontuoso stipendio del Segretario Generale. 200 milioni lordi l’anno, più naturalmente la classica indennità: 60 milioni l’anno.

Con questi bilanci si va a firmare un nuovo contratto. E che dice la Corte dei Conti?

Il Ministro per i beni e le attività culturali Giovanna Melandri è l’artefice della riforma del Coni. Malgrado la feroce opposizione, è riuscita a far approvare il decreto. Il Coni rimane un ente pubblico, mentre le federazioni diventato soggetti di diritto privato. Buone le intenzioni. Cercare di razionalizzare l’enorme spesa,  soprattutto quella per il personale. Detto, fatto. Il rapporto tra dirigenti e impiegati nei Ministeri non economici è di 1 a 52. Nel Coni il rapporto è di 1 a 27. Per la precisione ci sono 2843 impiegati e 102 dirigenti. La retribuzione base mensile di un Dirigente Generale (esclusa l’indennità di cui sopra) è di 17.400.000 Lire. Quello di un Dirigente di qualifica è di 10.400.000 Lire. Più la solita indennità naturalmente.
Note interessanti nel  contratto di lavoro dei dipendenti. L’articolo 41 concede ai dipendenti del Coni di lavorare 35 ore settimana.

In caso di lavoro festivo si è pagati con la dovuta maggiorazione, ma viene aggiunto anche un giorno di ulteriore riposo (art. 44).

Il contratto di lavoro prevede anche che un dipendente che decide di dimettersi ha tempo 5 anni per poterci ripensare. Nel caso deve essere riassunto. Mantenendo l’eventuale sostituto. (art. 20)

Nel caso un dipendente debba essere trasferito in altra sede, dovranno essergli rimborsate tutte le spese di viaggio, vitto, alloggio per sé (tenetevi!), per tutta la sua famiglia (tranquilli non è finita, state comodi), per tutti i parenti entro il terzo grado e affini sino al secondo grado. (e adesso pensate una parolaccia, quella che volete).

Per contratto i dipendenti possono avere dal Coni borse di studio per i figli, teatro, nuoto, tennis, basket e uncinetto per le mogli. Centri estivi per i figli piccoli e vacanze di studio all’estero per i figli che faticano a imparare l’inglese a scuola.

Come se non bastasse servono 21 miliardi di Lire ogni anno per pagare le pensioni a ex dipendenti.

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Perché sono stati possibili tutti questi sprechi? Il motivo è semplice. Nonostante quello che si dice, gli italiani hanno sempre saputo distinguere tra un politico onesto, capace e rigoroso nell'utilizzare i soldi pubblici e uno sprecone,  disposto a distribuire favori solo in cambio di voti.
E hanno sempre votato di conseguenza.

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