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giovedì 9 agosto 2012

Il classico teatrino estivo.


In Spagna un noto esponente politico ha vinto per ben nove volte una lotteria nazionale.
Qualcuno tempo fa ha detto che non siamo come la Grecia: per alcuni versi non siamo nemmeno come la Spagna, dai.
Infatti da noi molti politici (non tutti per fortuna) la lotteria l’hanno vinta una volta sola: quando sono stati eletti.
Eppure, non contenti della fortuna capitata loro, non perdono l’occasione per mettere in piedi i soliti teatrini.
L’ultimo in ordine di tempo ha una sola parola d’ordine: “ci vuole una nuova legge elettorale”.
Ma non ditemi, finalmente ci liberiamo del Porcellum (di nome e di fatto).
E allora se si parla di legge elettorale ci si aspetta che al centro del dibattito ci sia l’elettore e un unico obiettivo : quello di mettere in piedi un sistema che gli permetta di poter scegliere al meglio.
E quando mai.
Per loro un sistema elettorale è costituito da un insieme di regole che permettano di trasformare le preferenze in voti e i voti in seggi, (e sin qui ci siamo) ma poi i seggi si devono trasformare in poltrone, le loro naturalmente, mica bruscolini.
E allora le cose si complicano.
Liste bloccate? Premio di maggioranza? Soglia di sbarramento?
E via con riunioni, vertici, rinvii, bozze. Il solito teatrino d’estate.
Via, In fondo sappiamo benissimo come andrà a finire il dibattito.
Nell'ennesimo teatrino tutto italiano di dichiarare di voler cambiare tutto, non cambierà niente.
Cose già viste, purtroppo.
Ci risparmino almeno una cosa: quello di venirci a dire un minuto dopo di aver messo in piedi un’altra schifezza.
Un caro saluto
Johannes Bückler

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