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sabato 16 febbraio 2013

Responsabilità nella competizione elettorale.


Fra le tante acrobazie alle quali ci tocca di assistere in questa vivace campagna elettorale vi è quella dell’abolizione delle tasse.
Ogni esponente, di qualsiasi schieramento, si impegna, una volta al governo, di eliminare l’IMU sulla prima casa e poi, via via, quelle che gravano sul lavoro, sulle imprese, ecc.
In periodo elettorale queste promesse da marinaio si possono anche comprendere e sorriderne se non ci fosse da tremare.
La varie proposte assumerebbero tuttavia un tono di serietà e consapevolezza se, allo scopo di non sconvolgere i risultati acquisiti del bilancio statale ( che anche su quelle entrate, che si vorrebbe abolire, fa assegnamento), venissero indicate le fonti di reperimento delle risorse sostitutive.
In altre parole, si dovrebbe guardare con la massima attenzione al comma 4 dell’art. 81 della Costituzione (“Ogni altra legge che importi nuove e maggiori spese deve indicare i mezzi per farvi fronte”) e darvi applicazione nella direzione opposta: ogni provvedimento che importi l’abolizione di un gravame fiscale che abbia concorso alla parità di bilancio, deve indicare le fonti di reperimento delle risorse sostitutive.
Questa enunciazione, a parere nostro, dovrebbe poi essere inserita, con prossima riforma costituzionale, nella nostra Carta.

Lorenzo Milanesi

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