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domenica 6 gennaio 2013

E lo chiamavano governare. (1)


Oltre alla memoria (che al momento mi sostiene), ho un incredibile archivio di appunti, ritagli di giornale, note degli ultimi 40 anni.
A volte mi diverto (a dir la verità "diverto" non è la parola giusta) a ripercorrere gli anni che ci hanno portato a questo punto.

6 Gennaio 1983
Oggi è il giorno dell’Epifania. Roma si è svegliata soleggiata, accompagnata da un caldo inusuale per il mese di gennaio. Per la fretta non ho potuto fare colazione al solito bar e sono passato dalla caffetteria di Montecitorio. Cappuccino e brioche freschissima.
Ci vengo di rado, ma ogni volta faccio la stessa considerazione: pur avendo una miriade di privilegi questi hanno colazione e pranzo per poche decine di lire. Perchè?

Dopo pranzo il tempo è cambiato, ha cominciato a piovere, piove tutt’ora.
Il 1982 se n’è andato da pochi giorni con alcune note positive.
Per esempio la legge n. 646, del 13 settembre, nota come legge "Rognoni-La Torre".
Ha introdotto per la prima volta nel codice penale la previsione del reato di “associazione di tipo mafioso” (art. 416 bis) e la conseguente previsione di misure patrimoniali applicabili all’accumulazione illecita di capitali.
Il testo normativo trae origine da una proposta di legge presentata alla Camera dei deputati il 31 marzo 1980 (Atto Camera n. 1581), che aveva come primo firmatario l'on. Pio La Torre.
Alla formulazione tecnica hanno collaborato anche due giovani magistrati della Procura di Palermo, tali Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, sicuramente bravi magistrati di cui sentiremo presto parlare…

Amintore Fanfani è il nuovo Presidente del Consiglio. Nuovo è un eufemismo, essendo il suo V° governo.
Da poco più di un mese ha preso il posto di Giovanni Spadolini.
Al Governo ci sono Democristiani, Socialisti, Socialdemocratici e Liberali. E’ rimasto fuori il PRI e, come conseguenza, Giorgio La Malfa ha lasciato il Bilancio al Democristiano Guido Bodrato.
Al Ministero del Tesoro è arrivato un giovane, non ancora quarantenne. Un democristiano di Asti al suo esordio: tale Giovanni Goria…
Roma si è svegliata assonnata come sempre, ma oggi non è un giorno come gli altri. Sta per accadere un fatto incredibile, grave e assurdo: lo Stato sta per andare in rosso, e lo farà per la prima volta.

Per carità, lo Stato, con il suo conto corrente, riferito al Conto di Tesoreria presso la Banca d’Italia, è costantemente in rosso.
Su quel conto transitano, infatti, tutte le entrate e le uscite della Pubblica Amministrazione e quindi il rosso è il colore preferito da molto tempo, ma oggi lo Stato sta per fare qualcosa d’insolito: andrà fuori fido di 2 mila miliardi di lire più del consentito.

Già, più del consentito. Come se il consentito fosse poco.
Chissà cosa penserebbe la gente se sapesse che “il consentito” è esattamente di 43mila miliardi di lire, cioè il 14% della spesa prevista dal Bilancio di Previsione.
Bilancio di Previsione che è pari a 316mila miliardi di lire.
M'immagino invece le reazioni. Che cosa saranno mai 2 mila miliardi di lire rispetto a movimenti pari a un milione di miliardi di lire transitati su quel conto?

Povero Goria. Arrivato da poco e già con una grana del genere. E non è l’unica. Alla fine del mese servono 4mila miliardi per gli stipendi degli oltre 2 milioni e 200mila dipendenti statali.
Per fortuna (sua, ma non nostra) il condono che sana le evasioni delle imposte sui redditi, fa entrare 300 miliardi ogni mese nelle casse dello Stato, altrimenti…
Non sarebbe meglio far pagare le tasse a tutti invece di continuare a operare con condoni?

Oltretutto come farà il povero Goria di fronte alla situazione delle pensioni.
Servono 2mila miliardi per pagare le stesse pensioni alle persone con 40 anni di età.
Già, 40 anni di età e in pensione. Mi chiedo ogni giorno come si potrà sostenere uno stato sociale che manda in pensione ogni anno migliaia di ragazze di 35 anni (15 anni di contributi).
Ma non pensano al futuro?
250 mila pensionamenti anticipati nel 1982 e altrettante richieste quest’anno.
Gente che va in pensione dopo 20 anni di anzianità.
Accidenti, è normale che tutta questa gente continui a votare in una certa maniera.
Chi mai vorrebbe cambiare un sistema che ti garantisce questo…

Dicevo: che cosa saranno due mila miliardi di lire rispetto a movimenti pari a un milione di miliardi di lire transitati su quel conto?
Niente, se non fosse che Goria ha appena trovato sul tavolo una sorpresa: la Banca d’Italia non ha nessuna intenzione di pagare il “conto”…
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L'enorme debito pubblico che abbiamo (che blocca il Paese) non è la conseguenza di chissà quali oscuri complotti, ma il risultato matematico dell’operato di governi con la complicità di buona parte del Paese.
Quei governi stavano mangiando il futuro dei nostri figli e a tutti stava bene.
Proprio a tutti no, ma questa è un'altra storia.

Johannes Bückler

E lo chiamavano governare. (1) (2)

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