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mercoledì 19 giugno 2013

Quando inizierà la lotta all'evasione fiscale?

Caro Johannes,
da alcuni giorni abbiamo notizia (Dipartimento delle Finanze del Ministero dell'Economia) che nulla e' cambiato, nell'anno d'imposta 2011, sulla situazione reddituale ufficiale degli italiani (reddito dichiarato nel 2012).
Bastino alcuni esempi: gioiellieri 17.300 euro, bar 17.800 euro, taxi 15.600 euro, parrucchieri 13.200 euro, alberghi 18.300 euro. I dipendenti si attestano a 20.020 euro. Tutti valori assai simili a quelli degli anni immediatamente precedenti, tutti valori (salvo i dipendenti) indicativi dell'assurdità della situazione, tutti valori che confermano come, nel nostro Paese, l'evasione fiscale sia tanto enorme quanto tollerata.
Tolleranza radicata nelle stanze del potere (a chiacchiere, chiunque ci passi, si dichiara paladino della lotta all'evasione, ma in realtà i provvedimenti adottati sono sempre di superficie) e, quel che e' peggio, nell'opinione pubblica.
Unica speranza, alla quale, peraltro, credo poco: l'effetto mediatico del blitz di Cortina (e simili a seguire) e il rigurgito di "senso civico" suscitato dal primo periodo del "governo Monti" troveranno eventuale riscontro solo sui redditi 2012 (dichiarazione che e' in procinto di essere presentata).
Aspettiamo con ansia il prossimo anno, così da apprendere se questa società' si sia un poco "evoluta".
Ritornando al "triste" presente, vorrei raccontare due situazioni, assolutamente emblematiche dello "strano mondo" in cui viviamo.
Nella mia città, poco prima del Natale scorso, il più importante quotidiano locale ha dato spazio a un lettore disperato, laureato quarantenne che da due anni aveva perso il lavoro, costretto ad annunciare alle sue due bimbe che non avrebbero trovato alcun regalo sotto l'albero. Ovviamente si e' immediatamente scatenata la solidarietà dei cittadini con i risultati facilmente immaginabili.
La cosa interessante che mi preme evidenziare e' che il laureato/disoccupato, intervistato dal giornale, ha precisato che l'economia della sua famiglia si reggeva sull'unico stipendio della moglie, circa 1.200 euro netti mensili.
Facendo due semplici conti, quel netto mensile corrisponde a un lordo (reddito dichiarato) di circa 18.000 annui: importo sensibilmente più alto del reddito medio dichiarato da albergatori, ristoratori e bagnini della mia città a vocazione prettamente turistica.
A nessuno, giornalisti compresi, e' venuto in mente di confrontare quella che veniva presentata come una situazione limite (padre di famiglia disoccupato), tale da scatenare la solidarietà delle "persone perbene", con quella, altrettanto limite, di una massa enorme di contribuenti (persone altrettanto perbene?) che, a dir poco, dovrebbero vergognarsi di "derubare" la collettività in misura così consistente.
Altro esempio. Alcuni giorni fa, sempre nella mia città, caratterizzata dalla costante difesa delle associazioni di categoria che sovrintendono alla tutela degli interessi degli operatori economici del comparto turistico, in particolare sul fronte della negazione che esista un'anomala evasione addebitabile a questi ultimi, si e' ravvivata una vecchia polemica circa il ruolo dell'economia turistica rispetto a quella manifatturiera.
Ebbene, nel rivendicare una posizione "dominante" del turismo, il presidente di una società' leader, da oltre 30 anni, nelle consulenze del settore turistico ha testualmente affermato che " il fatturato del turismo e' molto più elevato di quello dell'industria e si stima oltre il 50% di sommerso".
Se lo dicono loro...!
In un paese normale, il Fisco andrebbe a chiedere a questo importante personaggio qualche notizia circa le sue affermazioni di addetto ai lavori; in un paese normale, il giornalista non lascerebbe passare la notizia senza un commento; in un paese normale, l'opinione pubblica, tra i quali molti "fessi" che pagano tutte (o quasi) le tasse, chiederebbe conto del perdurare di questa vergognosa situazione.
Già, in un paese normale....
Amico Johannes Buckler, riusciranno i nostri figli a vivere in un paese normale (per noi e' troppo tardi!)?
Cordiali saluti a tutti.

Samuel Adams

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