Disclaimer

Al fine di mantenere il blog nell'ambito di un confronto civile e costruttivo, tutti i commenti agli articoli espressi dai lettori verranno preventivamente valutati ed eventualmente moderati. La Redazione.

giovedì 6 settembre 2012

Tasse e sprechi.


"Le tasse sono semplicemente i diritti che paghiamo per il privilegio di essere membri di una società organizzata”.
Bückler? No, Franklin Delano Roosevelt.
Fortunatamente (per lui) fu un Presidente degli Stati Uniti.
Fosse nato qui, avrebbe certamente avuto qualche problemino in più.
Infatti, da noi esiste la convinzione che gli incassi dello Stato vengano "sprecati" dalla Pubblica amministrazione e che tutto finisca in una spesa pubblica fuori controllo a uso e consumo di pochi.
La domanda che molti si pongono è : perché devo pagare le tasse senza avere niente in cambio?
Generalmente, lo rileva uno studio di qualche anno fa, persone propense all’evasione.
Ma è veramente così? A queste persone si potrebbe chiedere: non hanno figli, magari andati a scuola per anni?
Mai sofferto di mal di pancia che li ha costretti ad andare da un medico?
In un ospedale? Mai acquistato farmaci?
Pompieri o forze dell’ordine? Ai pensionati di oggi (che a suo tempo col lavoro pagarono le pensioni di allora), gliela vogliamo pagare la loro meritata pensione?
E i dipendenti pubblici (la maggior parte dei quali fa il suo dovere e basta co’ sta storia che tutti sono fannulloni) li paghiamo per il lavoro che svolgono?
Ci sono sprechi? Certo.
Inefficienze? Pure.
Robe dell’altro mondo? Anche.
Ma s’intervenga e si ponga rimedio, accidenti.
Nel frattempo paghiamole ste benedette (o maledette) tasse.
Perchè ”le tasse si pagano anche perché lo prescrive la legge, e le leggi, prima si rispettano e poi si cambiano”.
Roosevelt? No. Buckler.
Un caro saluto
Johannes Bückler

Nessun commento:

Posta un commento