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giovedì 19 settembre 2013

Non abbiamo capito nulla?

Caro Johannes,
sentire giorni fa un onorevole, in collegamento telefonico con la trasmissione radiofonica La Zanzara, che bellamente andava affermando di considerare un patriota chi si sottrae ai balzelli del fisco perché sottrae soldi al pubblico spreco, confesso che mi ha gettato nel più profondo sconforto, ingenerando in me il dubbio di non aver mai capito nulla del vivere sociale.
Poi ho pensato a te, ai tanti altri Buckler in circolazione e ho trovato un po' di conforto, rasserenandomi e convincendomi che forse la ragione sta dalla nostra parte che valutiamo l'evasore fiscale non come un benemerito della società bensì un ladro della peggior specie perché, rubando alla collettività, sottrae risorse ai più deboli e bisognosi.
Poi e' vero, ci sono gli enormi sprechi, ma ciò non toglie che alla base del vivere civile ci stanno i doveri e tra questi, indubbiamente, il quello fiscale assume un ruolo imprescindibile.
Superato lo shock iniziale e ripensando al contenuto di queste esternazioni mi sono inbufalito: ma come, un personaggio che da anni calca la scena politica, più volte ministro, che certamente più di ognuno di noi (o di noi tutti insieme) ha partecipato alla gestione del potere "vero", quello della stanza dei bottoni, inneggia all'evasione nascondendosi dietro agli sprechi, quando dovrebbe vergognarsi denunciando la propria incapacità messa al servizio della Stato.
Tra l'altro ricevendo in cambio, oltre agli onori (immeritati, evidentemente), anche laute e durature prebende e, con queste, alimentando ulteriormente gli sprechi (pagare il lavoro di inetti e' indubbiamente uno spreco!).
Come possiamo sperare che questa societa' cambi se la classe politica, ahimè, esprime personaggi di tal "caratura"?
Chiedo aiuto alla tua saggezza, oltre che appellarmi alla tenacia dei tanti colibrì che seguono il tuo blog.
Un caro (sconfortato) saluto a tutti.

Samuel Adams

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