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sabato 21 settembre 2013

E lo chiamavano governare (5)


26-09-1983    

E’ necessario eliminare il pagamento a piè di lista. Bisogna distribuire i fondi che servono, ma chi supererà il tetto prefissato dovrà risponderne”. Una dichiarazione di buon senso appena espressa dal Ministro della Sanità del Governo Craxi. Si chiama Costante Degan, democristiano, grande cattolico. Una persona perbene, capace di mettere ordine senza stravolgere. Rispettoso di tutto e tutti.

Craxi si è posto tre obiettivi: una diversa politica dei redditi, la riduzione dei costi del sistema previdenziale e quelli del servizio sanitario. Il lavoro, quest’ultimo, proprio di Degan. Sul primo punto ci sarà da ridere (o piangere) poiché su questo tema lo scontro col PCI è frontale. Solo a parlare di blocco della scala mobile a qualcuno si sono già rizzati i capelli. Vedremo come andrà a finire.

Degan è intenzionato a rispettare le sue dichiarazioni. Non tanto per quello che riguarda l’inadeguatezza del servizio dato ai malati, ma soprattutto per quanto riguarda il costo di questo servizio. Prima problema: quanti debiti ha la Sanità? Nessuno lo sa, tantomeno il Ministero che di questo dovrebbe occuparsi.
L’unica cosa certa è che i gestori delle Usl così mal gestite sono principalmente colleghi del suo partito. Infatti, su 647 Usl il 58,7% sono democristiani. Il 19,3% socialisti. Il 17,9% al PCI e via via fino alle briciole. I debiti sono enormi, tanto che fornitori e vincitori di appalti minacciano di fermare tutto. E’ dura pensa Degan, e nessuno sa esattamente quanti soldi servono.

30 Settembre 1983

Il Governo oggi si è riunito. L’ordine del giorno verte unicamente sulla gestione economica e finanziaria delle Usl. Il Consiglio dei Ministri ha appena deliberato di istituire per ogni singola Usl un collegio di revisori che accerti rapidamente ammontare debiti, situazione patrimoniale e contabile ed eventuali necessità di spesa. Leggo il decreto legge 463 e sinceramente resto sbalordito. Per esempio su chi dovrà controllare la spesa delle Usl gestite dalla politica. Commercialisti? No. Contabili o ragionieri? E quando mai.
Capito, sicuramente dovrà essere un revisore. Niente di tutto questo.
Un solo requisito è necessario. Il fatto di essere stati al servizio della Pubblica Amministrazione. Di più. Saranno nominati solo dal Ministero del Tesoro, dalle Regioni e dalle assemblee delle Usl.
Tradotto sgnifica che la politica, che controlla le Usl e causa del disastro, sarà controllata dalla politica. Come fai a non definirli dei “gegni”.

E così tutto continuò come prima. Con fatture gonfiate, appalti truccati, forniture inutili. La politica aveva vinto ancora una volta. E i cittadini? Continuarono a non capire che, accettando di fatto queste situazioni, stavano distruggendo il futuro dei loro figli. 

Marzo 1984 

Non hanno fatto i conti con la magistratura. Qualcuno di loro ha cominciato a intuire che nella Sanità esiste una situazione generalizzata da codice penale. Cominciano i primi arresti.
I fornitori insistono nel voler essere pagati prima della famosa relazione dei revisori. Che fare? Semplice. I politici sono o non sono dei gegni? Paghiamoli questi debiti. Come? Semplice. Come sono soliti fare. Prendono le stime sulle entrate dei prodotti petroliferi e le aumentano del 20%. (Le avevano abbassate della stessa percentuale due mesi prima sich!). E per tirare un colpo di spugna sui debiti degli ultimi tre anni? (servono 8.000 miliardi).
Che ci pensi il Tesoro pagando con titoli di Stato stampati per l’occasione.

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L'enorme debito pubblico che abbiamo (che blocca il Paese) non è la conseguenza di chissà quali oscuri complotti, ma il risultato matematico dell’operato di governi con la complicità di buona parte del Paese.
Quei governi stavano mangiando il futuro dei nostri figli e a tutti stava bene.
Proprio a tutti no, ma questa è un'altra storia.

Johannes Bückler

E lo chiamavano governare. (1) (2) 3 (4) (5) (6)

Alla prossima puntata...

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