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lunedì 9 settembre 2013

"SUD svantaggiato". Lo diceva Miglio.


Caro Direttore,
“per ogni problema complesso c’è sempre una soluzione semplice. Peccato che sia sbagliata”.
Era una frase che soleva ripetere mio padre ogni volta che gli si presentava un problema.
Mi è tornata alla mente leggendo della richiesta di un referendum consultivo sull’Indipendenza della Lombardia approvata a Spirano.
Non voglio entrare nel merito, perché siamo ormai abituati a certe sparate. Sparate che hanno l’unico scopo quello di ribadire il solito ritornello per cui il Nord paga e il Sud scialacqua.
Il solito refrain stucchevole che la Lombardia, locomotiva d’Italia, ha una velocità diversa rispetto al Sud.
E allora sarebbe utile, per questi signori, ripercorrere la storia di questo Paese.
Vero (e onesto) sarebbe raccontare alla gente che certe politiche (che hanno tradotto velocità diverse) vengono da molto lontano e che fu proprio il Nord a beneficiarne.
Fin dal 1892, quando una guerra doganale con la Francia consentì al settentrione di ottenere una politica protezionistica.
Congiuntura che favorì molto gli imprenditori del Nord a scapito degli agricoltori del Sud.
Oppure dal contratto stipulato nel 1906 dall’allora ministro Fortis con la Spagna, che danneggiò pesantemente l’enologia del meridione.
Per non parlare di tutte quelle politiche nazionali che, di fatto, hanno respinto ogni tentativo del Sud di risollevarsi.
(E giusto sarebbe ricordare anche i molti giovani fantaccini del Sud che andarono a morire silenziosamente sulle colline del Carso).
Ripercorrendo quindi la storia di questo Paese non si può fare a meno di affermare che: “Tutte le volte che la storia ha imposto scelte economiche-finanziarie alternative, il Meridione è stato di fatto sacrificato a vantaggio del Nord”.
Bückler? No, Gianfranco Miglio.

Un caro saluto

Johannes Bückler

08 Settembre 2013 Corriere della Sera - Bergamo - Vedi qui >>>>>

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