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lunedì 11 agosto 2014

E lo chiamavano governare (9)


29 Aprile 1985

"Sopra i flutti o sotto i flutti, la Sicilia sia unita al Continente"
(G. Zanardelli, 1876)


Sviluppo economico e criminalità. Questi i due temi che il capo del Governo Bettino Craxi ha affrontato nella sua visita a Palermo. Descrivendo la situazione economica-sociale dell’isola, Craxi ha detto: “Non è confortante, ma lo Stato vuole intervenire per dotare la Sicilia di infrastrutture che le consentano un inserimento dinamico nella realtà mediterranea e un collegamento più stretto con l’Europa”.
A questo proposito il Presidente del Consiglio ha promesso la realizzazione di una grande opera per l'isola. Il Ponte sullo Stretto si farà.

27 Dicembre 1985

Oggi si è riunito il Consiglio dei Ministri. E’ l’ultima seduta dell’anno, ma molto importante perché le decisioni sono destinate a riflettersi su tutto l’86.
Per esempio il ripristino dell’Epifania per la gioia di grandi e piccini cui mancava da tempo la Befana.
C’è il quarto decreto per evitare il black out delle Tv private, la nuova imposta comunale, l’aumento delle tasse universitarie  e soprattutto quello che per Craxi deve essere il sigillo in grande stile del 1985: il Ponte sullo Stretto di Messina.
Dopo anni di polemiche finalmente l’atto decisivo.
È firmato il decreto interministeriale di concessione per il collegamento stradale e ferroviario tra la Sicilia e il continente.
Dopo Craxi hanno firmato il decreto il Ministro del Tesoro Goria, dei Trasporti Signorile, del Bilancio Romita, dei Lavori Pubblici Nicolazzi, delle Partecipazioni Statali Darida e della Marina Mercantile Carta. Scelta del progetto (se il programma stabilito dal Presidente dell’Iri, Prodi non subirà contraccolpi), entro luglio 1986. Inizio lavori entro il 1989. Conclusione e inaugurazione entro il 1996. Tutto scritto. Nero su bianco.

Va beh, come andò a finire potete intuirlo da soli.
Eppure la tabella di marcia era precisa. Entro il 1986 bisognava scegliere quale tipologia di collegamento. La scelta era tra un ponte sospeso, un tunnel sommerso e un tunnel appoggiato sul fondo del mare.
Nel 1987 bisognava passare alla progettazione definitiva e all’apertura dei cantieri. Entro la fine del 1996, la Sicilia doveva essere collegata alla terraferma.
Dal 1986 al 1993 furono destinati al progetto decine di miliardi (nessuno sa ancora oggi quanti). In quel periodo di tempo non si riuscì nemmeno a scegliere la tipologia di collegamento.
Siamo ancora lì. Ponte o tunnel? 

 Ah dimenticavo. Negli stessi anni fu realizzato il canale della Manica che collega la Francia e la Gran Bretagna. Va beh, ma noi ci pensiamo bene prima di fare un'opera. Dove eravamo rimasti? Ah sì. Ponte o tunnel?

Al prossimo assalto alla diligenza…

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L'enorme debito pubblico che abbiamo (e che blocca il Paese), non è la conseguenza di chissà quali oscuri complotti, ma il risultato matematico dell’operato di governi con la complicità di buona parte del Paese.
Quei governi stavano mangiando il futuro dei nostri figli e a tutti stava bene.
Proprio a tutti no, ma questa è un'altra storia.

E lo chiamavano governare. (1) (2) 3 (4) (5) (6) (7) (8) (9(10)

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